venerdì 3 gennaio 2014

Le proposte di Renzi e le chiusure del M5S

POLITICA - Il Segretario del Pd Matteo Renzi ha lanciato una serie di proposte per l’Agenda del Governo dei prossimi mesi, proposte riguardanti la modifica della legge elettorale, una riforma del mercato del lavoro e norme per migliorare la complessa tematica dei diritti civili.

Premesso che sono anni che sentiamo parlare di proposte, commissioni bicamerali, comitati di saggi, e premesso che come cittadini siamo stanchi di proposte e vorremmo i fatti, detto questo,  vorrei fare due brevi osservazioni rispetto a quelle di Renzi

             Per la prima volta, da anni, il Pd non insegue ma detta le condizioni. Siamo abituati da anni a vedere un Partito Democratico di solito impegnato a difendersi dalle proposte e/o veti e/o ricatti del centrodestra. Indubbiamente la persona che negli ultimi 20 anni ha avuto in mano il pallino del gioco si chiama Silvio Berlusconi, e spesso gli elettori di centrosinistra si sono lamentati ( a mio parere giustamente ) di vedere il proprio partito inseguire Berlusconi, trattare con Berlusconi, non proporre una tale legge per non infastidire Berlusconi. Tante volte il popolo di Centro Sinistra ha accusato i suoi rappresentanti di non essere capaci di superare l’ostacolo Berlusconi.

Ora, Renzi può piacere o meno, ma è indubbio sia un ottimo comunicatore, ed è agli atti che è molto abile nella strategia e nella tempistica. Finalmente il Pd si propone come un partito capace con le sue idee (ed i suoi voti, è pur sempre il primo partito italiano) di condizionare (si spera in meglio), la vita politica italiana.

             Dopo neanche alcune ore dalle proposte del Segretario Pd, arriva la risposta di Paolo Becchi, ideologo vicino al Movimento 5 Stelle, che tweetta:

 
                     Paolo Becchi @pbecchi

Renzi si metta il cuore in pace non ci sarà alcuna riforma del bicameralismo perfetto con l'aiuto del #M5S.Cominci a restituire il maltolto

 
Posizione legittima, lasciatemi dire che mi sembra però una posizione alquanto infantile. Sembra dire: “Siccome la proposta non l’ho fatta io, non va bene”.

E mentre molti esponenti del Movimento si domandano a nome di chi Becchi scriva, e mentre Grillo tace, ai parlamentari pentastellati arriva l’SMS del capo gruppo alla camera Federico D’Incà che scrive:  “Non cedere alle provocazioni di Renzi su media, le risposte verranno date dai capogruppo M5S nelle sedi opportune.”

Io sono sempre più convinto che ai parlamentari del MoVimento 5 Stelle non frega assolutamente nulla della situazione del paese. Non capisco cosa ci sia di male nel vedere le carte di Renzi, ovviamente per poi aprire una discussione, le proposte non devono essere approvate a scatola chiusa, si può aprire un confronto, un dibattito, una riflessione.

Prendo personalmente atto che il movimento 5 Stelle è il movimento dei no, del rifiuto del cambiamento. Peccato, potevano contribuire a costruire una Italia migliore, si stanno ormai relegando per loro scelta ai margini della politica. Prevedo per loro un futuro fatti di tante chiacchiere e pochi fatti concreti. Non è quello di cui il paese avrebbe bisogno. Da cittadino spero che alle prossime elezioni la gente si ricordi dei numerosi NO AL CAMBIAMENTO pronunciati dai parlamentari del Movimento.

Mario Scelzo.

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