lunedì 4 febbraio 2013

Criminalità organizzata, corruzione, legalità, mafia: un breve giro tra i programmi elettorali


POLITICA - Proseguendo il nostro lavoro di analisi dei programmi elettorali, vogliamo soffermarci oggi su uno dei problemi che, sotto tanti aspetti, rientra prepotentemente nella nostra vita quotidiana, dalla sicurezza pubblica al lavoro, dallo sviluppo economico alla giustizia passando per le buone pratiche all'interno della Pubblica Amministrazione. Stiamo parlando della mafia, o meglio, della criminalità organizzata, termine politicamente corretto per indicare il cancro che da decenni divora grosse percentuali di PIL del nostro Paese. A ben vedere tutte le forze politiche in campo (Scelta Civica, PD, SEL, Rivoluzione Civile, Mov5Stelle, PDL, Lega) per questa tornata elettorale hanno inserito almeno un punto, nel proprio programma, dedicato in modo specifico al tema della legalità. Notiamo però una differenza sostanziale e alcune grandi assenze. Vediamoli dunque i programmi uno per uno.


La "Lista Civica con Monti per l'Italia" sul sito web sul quale è pubblicata l'Agenda Monti , inserisce un punto dedicato interamente all'argomento corruzione, nel quale sono indicate alcune misure concrete da attuare per arginare e combattere il fenomeno: Trasparenza della Pubblica Amministrazione e tolleranza zero contro la corruzione. "Con  Monti per l’Italia prevede il rafforzamento delle banche dati sui beni confiscati e sequestrati; prevede inoltre codici di condotta e norme più severe per la trasparenza dello status finanziario dei funzionari della PA esposti a conflitti d’interesse. La trasparenza della PA e la lotta alla corruzione sono strumenti indispensabili per rilanciare il lavoro e le imprese al Sud. Più in generale vogliamo tolleranza zero contro la criminalità organizzata."
In aggiunta vi è un intervento puntuale su trasparenza e corruzione del prof. Monti nel quale espressamente
indica come punto programmatico la legge sul falso in bilancio ed il conflitto di interesse. Si legga in proposito l'intervento del Premier Monti su trasparenza e corruzione dal titolo: Anticorruzione: "Serve disciplina più forte per falso in bilancio e conflitto d'interesse".

Interessante il modo in cui il Partito Democratico, da sempre attento alla questione, si inserisce nel dibattito, mettendo nel programma, nella sezione "Democrazia" un richiamo al tema della legalità, circoscrivendo l'intervento programmato all'evasione fiscale, ai reati ambientali e ad una generica "corruzione": "Vogliamo dare segnali netti all’Italia onesta che cerca nelle istituzioni un alleato contro i violenti, i corruttori e chiunque si appropri di risorse comuni mettendo a repentaglio il futuro degli altri. Per noi ciò  equivarrà alla difesa intransigente del principio di legalità, a una lotta decisa all'evasione fiscale, al contrasto severo dei reati contro l’ambiente, al rafforzamento della normativa contro la corruzione e a un sostegno più concreto agli organi inquirenti e agli amministratori impegnati contro mafie e criminalità, vero piombo nelle ali per l’intero Paese. Vogliamo contrastare tutte le mafie, reprimendone sia l’azione criminale che l’immensa forza economica. La presenza dei capitali mafiosi, a maggior ragione in un momento di crisi, è un elemento devastante per ogni prospettiva di rilancio del Paese. Va reciso ogni legame o sospetto di complicità di alcuni rappresentanti politici. La rigorosa applicazione del codice etico approvato dalla Commissione antimafia è per noi inderogabile per le candidature a tutti i livelli" (Fonte: Programma del Partito Democratico 2013). Ci si potrebbe aspettare di più da un grande partito che ha arruolato tra le sue fila niente  di meno che l'ex Procuratore Antimafia Pietro Graso.

Alleato del Pd nella corsa politica,  Nichi Vendola, tra le sue proposte, ne dedica una, per la verità piuttosto
articolata, alla legalità (Fonte: NichiVendola.it - Sezione Legalità). Mentre sul sito web di Sinistra Ecologia Libertà , nelle idee e nelle proposte, non compare stranamente alcun riferimento alla criminalità organizzata.

La questione "mafia" si fa più spinosa e dibattuta all'interno del Movimento 5 Stelle. Insospettabilmente
(considerata l'importanza mediatica che Grillo dà all'idea di cambiamento rappresentata dal suo movimento) nel programma ufficiale del Movimento non vi è alcun accenno alla questione criminalità. (Fonte: Programma ufficiale Movimento 5 Stelle). A riprova della stranezza di tale assenza, sempre all'interno del blog di Beppe Grillo, nella sezione FORUM (spazio dedicato alle proposte "dal basso" dei cittadini) troviamo sottolineata in più post la scarsa attenzione che il movimento dedica ufficialmente alla questione mafia e criminalità organizzata in genere. Scrive in proposito, e non è il solo, un grillino: "Cari concittadini e colleghi, scaricando il file con il programma elettorale del Movimento, ho notato due grosse lacune: Lavoro e Lotta alla Mafia. Volevo soffermarmi sul secondo punto. Non vorrei che il Movimento si rendesse, una volta ottenuto i consensi (che sono sicuro arriveranno) per accedere al Parlamento, non prendesse il vizio che hanno moltissimi cittadini: tralasciare il più grosso male che inquina tutti i settori della nostra economia, per non parlare della nostra vita, cosa molto più importante. Do per scontato che, almeno fra di noi, nessuno più consideri la Mafia un fenomeno locale/regionale: ci sono esempi tangibili di infiltrazioni di organizzazioni criminali in tutti i settori dell'economia e in tutto il Paese (lo dico da padovano, non sono mai stato più a sud di Roma ma ho una minima competenza sull'argomento, dovuta a letture personali, partecipazioni a conferenze ed esami universitari. Inoltre penso che tutti voi abbiano sentito parlare dello "scandalo di via Anelli" o delle esecuzioni che avvengono ormai di frequente a Milano, emblema della presenza di organizzazioni criminali anche al nord Italia), ma lo stato non reagisce (ovviamente Giovanna d'Arco non andrà mai a far legna per il proprio falò) (...)".

Va detto però, ed è questa una peculiarità del Movimento, in cui convivono più anime, spesso in contrasto tra di  loro, nel sito siciliano di 5 Stelle invece viene riportato uno specifico programma "legalità", nel quale, la lotta alla mafia è dettagliata e articolata.

Antonio Ingroia, candidato premier di Rivoluzione Civile, nel suo programma fa esplicitamente riferimento alla mafia. Secondo l'ex magistrato l'azione dello Stato non può essere solo contenitiva ma bisogna andare al cuore del problema, senza però indicare soluzioni concrete per dar seguito a questa lotta. Dal programma di RC:  "Per la legalità e una nuova politica antimafia che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento ma l’eliminazione della mafia, che va colpita nella sua struttura finanziaria e nelle sue relazioni con gli altri poteri, a partire da quello politico. Il totale contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione, il ripristino del falso in bilancio e l’inserimento dei reati contro l’ambiente nel codice penale sono azioni necessarie per liberare lo sviluppo economico."

Scorrendo i programmi di coloro che siederanno sugli scranni opposti del parlamento e del senato, in particolare del PDL Popolo della libertà, nella sezione n. 20, denominata "Sicurezza" a pagina 30, si legge:
"Prosecuzione dell’opera del Governo Berlusconi nel contrasto totale alla criminalità organizzata e piena e totale implementazione dell’Agenzia per i beni confiscati.  Rispetto al bilancio di quello che il governo Berlusconi ha fatto fino ad oggi, è tutto un trionfo di arresti e ricette eccezionali. In proposito si legga "Mai così tanti successi contro tutte le mafie".

Il principale alleato del PDL, la Lega Nord confina tutta la questione della lotta alla mafia e alla criminalità organizzata (prepotentemente tornata alla ribalta della questione nordista proprio per l'elevato tasso di infiltrazione mafiosa nella pubblica amministrazione e nelle imprese del nord), al soggiorno obbligato, rispolverando l'equazione sicurezza-contrasto-immigrazione come idea nuova per sconfiggere anche la mafia. In proposito si legga la pagina dedicata a questo tema sul sito della Lega Nord.

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