lunedì 9 giugno 2014

Renzi tra Europa e scandali

POLITICA - Le elezioni sono passate, sappiamo tutti come sono andate e già sono stati scritti fior fior di commenti, quindi non aggiungerò la mia analisi ma vi invito a guardare al futuro.

Il dato politico che emerge dalle elezioni europee è che abbiamo un Presidente del Consiglio di fatto investito da una ampissima legittimazione popolare (vuoi per merito suo, vuoi per incapacità degli avversari), abbiamo una coalizione di Governo con una leadership fortissima del Pd, ed abbiamo un leader italiano che può parlare in sede europea forte di un ampio seguito nel paese.

Sintetizzando, se non ci saranno grandi scossoni Renzi ed il Pd governeranno per altri tre anni abbondanti, alleati con quel che resta delle macerie di Scelta Civica e con un NuovoCentroDestra che non esce bene dalle urne e non credo abbia voglia di tornarci. Forza Italia è lacerata da lotte interne, ed il Movimento 5 Stelle piuttosto che compiere una sana autocritica rispetto ai numerosissimi errori compiuti, è ripartito con lo sterile ritornello del complotto, del Renzie, degli 80 euro, delle scie chimiche, insomma nulla di nuovo.

Diciamolo, Renzi ha in mano il paese.

Ma attenzione. Parlo a titolo personale ma credo di interpretare il pensiero di molti. Il fatto di aver sostenuto Renzi (come tanti, ho ritenuto una minaccia per la democrazia una affermazione del M5S) non vuol dire che l’ex Sindaco di Firenze è immune da critiche, non vuol dire che controlleremo il suo operato.

In particolare, personalmente sono sensibile al tema della lotta alla disoccupazione, dove fino ad ora non si vedono frutti, e soprattutto molti sono preoccupati dai numerosi scandali che scuotono la vita politica ed imprenditoriale, parlo specialmente dei casi Expò a Milano e del Mose di Venezia.

Va detto che a parole il Presidente è stato molto duro sulle vicende in corso, e trovo positiva sia la nomina di Cantone alla guida del controllo degli appalti dell’Expo, sia il fatto che il Pd abbia votato a favore dell’arresto del proprio deputato Genovese.

Credo che molto del giudizio futuro che daremo di Renzi, passerà dalla capacità di tradure le belle parole in fatti concreti.

Va fatta una distinzione. Subito i grillini hanno alzato la voce e gridato “avete visto, avete votato un partito di ladri, questa è la classe dirigente del Pd etc….”. Non sono affatto d’accordo, primo perché le responsabilità sono dei singoli, ma soprattutto, ed è la chiave del mio ragionamento, non possiamo dare a Renzi colpe non sue. Provo a spiegarmi.

Come me, tanti che hanno votato per Renzi, lo hanno fatto anche per velocizzare un ricambio di classe dirigente, sia nel paese, sia nel Pd. Non sto affatto dicendo che D’Alema o Bersani o la Bindi o la Finocchiaro siano dei ladri, ma non dico una falsità se affermo che, con loro come classe dirigente, la politica non ha avuto una forte vigilanza sui temi della onestà e della trasparenza.

Scandali come MPS, lo stesso Expò ed il Mose, sono figli a mio parere della Seconda Repubblica. La mia speranza è che con Renzi siamo entrati nella Terza. Non ritengo Renzi l’unto dal Signore o l’uomo della Provvidenza, ma gli riconosco vitalità, un cambio di passo nella azione di Governo, e l’aver portato alla ribalta una nuova classe dirigente.

Il tempo dirà se la Boschi, la Picierno, la Madia, i Richetti, i Del Rio, la Bonafè, si mostreranno competenti o meno. Ad oggi si può affermare però che sono onesti, o comunque non hanno inchieste giudiziarie sulle spalle.

In conclusione, se ho sostenuto Renzi, ed a giudicare dai numeri non sono il solo, è anche per chiedere criteri di trasparenza ed onestà nei Palazzi del Potere. Quindi le accuse dei cinquestellati a Renzi sono ad oggi prive di valore, sono le solite chiacchiere propagandistiche di un partito incapace di analizzare le ragioni della propria sconfitta. (un esempio, da 9 milioni di elettori sono scesi a 6, ma la loro strana logica li porta a dire che hanno perso 1 milione di voti e non 3).

Darò ragione ai seguaci di Grillo, segnatevi queste parole, se e quando sul banco degli accusati arriveranno le Bonafè e le Boschi, vorrebbe dire che l’ex Sindaco non è stato capace di selezionare la sua classe dirigente,

In conclusione, le elezioni sono passate, le condizioni per realizzare una seria attività di Governo ci sono tutte, ora aspettiamo i fatti. Reputo positivo il primo passo degli 80 euro, ma mi aspetto manovre per il rilancio della occupazione, mi aspetto le riforme costituzionali, e nuove regole riguardo agli appalti ed alle opere pubbliche. Continueremo a vigilare su queste pagine.

Mario Scelzo

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