E solo in quest’ultimo anno di ci hanno deliziato con
autogol impressionanti come i 101 che non hanno votato Prodi Presidente della
Repubblica, o la conferma della fiducia ad Alfano o alla Cancelieri.
Ma in queste ore vogliono continuare a dimostrarlo con due
episodi importanti.
Alla camera passa un emendamento (a scrutinio segreto) della
Lega, con parere contrario del governo, sulla responsabilità civile dei giudici.
Il PD alla Camera ha da solo la maggioranza dei seggi, quindi basterebbe votare
compatti per affossare l’emendamento. Invece l’emendamento passa e si contano
almeno una trentina di deputati del PD che nel segreto del voto appoggiano l’emendamento.
Renzi, dalla Cina, dirà che il pasticcio verrà risolto al Senato, stare a
vedere, anche perché il secondo esempio arriva proprio dal Senato.
Corradino Mineo, Senatore dissidente del PD, che in più
occasioni ha espresso il suo parere contrario sull’Italicum e sulla riforma del
Senato, viene tolto dalla Commissione Affari Costituzionali, dove queste due
norme sono in discussione, e sostituito con Zanda (più filo governativo del
collega).
Qualcuno ha parlato di dittatura e decisionismo di Renzi e
tirato in ballo la Costituzione ricordando che non c’è vincolo di mandato per
il parlamentare.
L’autosospensione di 13 senatori del PD pone ora il governo
sulla graticola rischiando di non avere più i numeri necessari per governare.
Tutto questo suggerisce, a mio avviso, alcune riflessioni. Partendo
dal bisogno impellente di fare quelle riforme costituzionali che ci promettono
da anni (e che ad oggi bisogna ammetterlo solo Renzi ha provato a fare) il
problema è il metodo. Renzi, che al Nazzareno contratta le riforme con Berlusconi,
perché non ascolta la parte del suo partito, minoritario e sconfitto alle
primarie, per apportare cambiamenti importanti che potrebbero migliorare sia il
Senato che l’Italicum (sicuramente due brutte leggi)? E dall’altra parte, perché
dopo le votazioni fatte nella direzione e nelle assemblee parlamentari che
hanno deciso la linea del partito Mineo e gli altri 12 senatori non decidono di
prendere atto che la maggioranza del proprio partito ha deciso una linea
diversa dalla loro?
Ha senso far cadere il governo in questo momento
(soprattutto pensando che il PD di Renzi ha conquistato più del 40% alle
Europee) ed andare alle elezioni anticipate con una legge elettorale forse
anche peggio del Porcellum (visto la totale assenza di premio di maggioranza
nessuno avrebbe i voti per governare neanche più in una sola camera)?
Intanto aspetto il prossimo autogol del PD che è sempre più
divertente di quello precedente.
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