giovedì 10 aprile 2014

L’M5S vede solo la pagliuzza nell’occhio degli altri.

POLITICA - Si sa, ormai la politica è fatta di tifo e siamo passati dall’essere semplici elettori a dei veri e propri supporters per il proprio partito. La conseguenza di questo atteggiamento è semplice, non riusciamo a vedere i tanti errori fatti dai leader che votiamo ma siamo sempre pronti a condannare aspramente gli stessi errori. Due pesi e due misure, la doppia morale ormai sono pratiche fin troppo usate.

Non parlerò ne degli elettori di B ne di quelli del PD che nonostante i tanti fallimenti continuano, forse in una forma malsana di masochismo, a continuare a votarli e a giustificarli (pensiamo al PD che nell’ultimo anno forse non ne ha azzeccata una ma secondo i sondaggi prenderebbe più voti di un anno fa).

Mi soffermerò su elettori ed eletti del MoVimento 5 Stelle essenzialmente per un motivi: se uno si presenta come anti sistema e fa una campagna elettorale per scardinare e denunciare il sistema, poi non si può permettere di commettere gli stessi errori che denuncia, se alzi il livello di moralità poi bisogna essere ineccepibili altrimenti si è ridicoli.

Proverò alcuni esempi:
Il PD candida veline alle europee.

“Gabibbo Renzie ha le sue 4 veline.” Scrive Grillo su twitter con link sul blog (per aumentare visualizzazioni ed introiti pubblicitari). Il titolo del post è chiaro riferimento alle 4 donne che Renzi ha voluto come capolista per le Europee. Sinceramente la decisione del PD mi sembra populista  ma può parlare Grillo? Direi di no visto che nelle liste del MoVimento 5 Stelle possiamo trovare SilviaIncerti candidata a Reggio Emilia e Marina Adele Pallotto candidata per le europee, mentre non risulta che le 4 veline di Renzi possano mettere le stesse peculiarità nel proprio curriculum. Grillo scrive nel post: “Essere donna, di per sé, non é un valore. Essere una donna incensurata, al di fuori delle logiche di partito, non paracadutata in Parlamento per volere di un segretario di partito a 20.000 euro al mese e senza aver vissuto di politica da sempre: questo è un valore.” Purtroppo per Grillo essere competenti non deve essere un valore.

Le assenze degli altri.

L’assessore pugliese del PD Guglielmo Minervini è finito nei giorni scorsi nella campagna anti-casta promossa de alcuni attivisti leccesi del M5S. L’accusa verso l’assessore è di aver collezionato il 20% di assenza. A parte la gaffe e anche il cattivo gusto, visto che Minervini è in cura per curare il cancro, è un altro l’aspetto che bisogna sottolineare. Andando sul sito openparlamento (che consiglio per monitorare l’attività parlamentare dei nostri deputati) scopriamo, per esempio, che l’onorevole Taverna ha collezionato 1,447 giorni di assenza (siamo sopra il 37) (quasi il doppio di Minervini e molto al di sopra della media della camera che si attesta intorno al 14%). Gli attivisti di Lecce del MoVimento faranno una campagna anti casta contro la Taverna? Qualche meetup del MoVimento proporrà la sua espulsione per non rappresentare degnamente in MoVimento stesso visto l’alto numero di assenza? Ma la Taverna è solo un esempio essendo diversi i parlamentari stellati che hanno collezionato assenza superiori al 20%

La disinformazione andrà di moda?

Non passa giorni in cui Grillo e i suoi non accusano i politici e i giornalisti di fare falsa informazione. Ma se le bugie le confezionano i parlamentari pentastellati? Facciamo solo due esempi.

In questi giorni l’onorevole Ruocco accusa Renzi (naturalmente con un post sul blog di Grillo) e scrive “Renzie continua a raccontare la balla degli 80 euro al mese, in complicità con giornali e tv di regime. Basterebbe andare a leggersi il testo della legge delega ora in discussione al Senato per scoprire che Renzie ha tolto, alle stesse categorie cui ha promesso gli 80 euro, le detrazioni per il coniuge a carico che valgono 700 - 800 euro all'anno, 65 euro al mese circa.” E sopra un bel manifesto dove possiamo leggere: “Cancellata detrazione per il coniuge a carico”. Peccato che sia falso. Non è stato cancellato niente. I fatti sono ben diversi dagli slogan. Nel Job Act, che è in discussione e quindi non è ancora legge, viene scritto nella parte in delega al governo, e quindi al massimo in vigore tra 18 mesi, di una eventuale “armonizzazione del regime delle detrazioni per il coniuge a carico:” che, in italiano, non vuol dire cancellazione.

Anche Di Maio ha attaccato il presidente del consiglio accusandolo di mentire. Di Maio con un’interrogazione parlamentare (e solito post sul solito blog) dichiara che Renzi, mentre vende su ebay 78 auto blu, si sta preoccupando di acquistarne (di auto blu) 210. Peccato che tutto questo non sia vero. Lo spiega bene Giornalettismo, proverò a farne una sintesi. C’è un bando non vincolante per l’acquisto da parte delle amministrazioni di auto blindate (e quindi non auto blu) destinate “alle esigenze dei soggetti istituzionali incaricati di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica” promosso dal governo Letta che permetterebbe alle singole amministrazioni (e quindi non al governo) l’eventuale acquisto di queste vetture ai prezzi del bando stesso. Di Maio quindi mente.

La Costituzione si difende ma non si legge

È lodevole che il Moviemnto 5 Stelle voglia difendere la nostra Costituzione (anche se alle volte lo fa con metodi discutibili come occupare il tetto di Montecitorio). Ma se la vuoi veramente difendere (e anche su questo ci sarebbe da ridire visto che sono diversi gli articoli che vorrebbero abolire o modificare) devi fare prima due cose, la devi leggere e poi rispettare. Il fatto che il Moviemnto 5 Stelle non accetti il vincolo di mandato (che è scritto nella nostra Costituzione) depotenzia enormemente la loro  difesa. Ma soprattutto la devi leggere: elettori ed eletti del MoViemnto continuano ad accusare Renzi  di essere diventato premier senza essere stato eletto.  Vorrei ricordare ai “grillini” che siamo una Repubblica Parlamentare (è scritto nella Costituzione), che il Presidente del Consiglio NON viene eletto (è scritto nella Costituzione) ma che viene NOMINATO dal Presidente della Repubblica (è scritto nella Costituzione) e che devo poi avere la fiducia nei due rami del Parlamento (è scritto nella Costituzione). Si può attaccare Renzi per tanti motivi ma sicuramente non per questo.

Questi sono solo alcuni esempi, ce ne sono tanti altri ma elencarli tutti sarebbe troppo. Ma vorrei concludere ribadendo un semplice concetto: se attacchi l’immoralità della politica preoccupati di guardare la trave che sta nel tuo occhi e non solo la pagliuzza nell’occhio dell’altro politico (saremo noi cittadini a guardare travi e pagliuzze).

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