mercoledì 2 aprile 2014

I Grillini sconfessano la rete.

POLITICA - Il 13 gennaio gli iscritti certificati del MoVimento 5Stelle erano stati chiamati a votare come i senatori si sarebbero dovuticomportare sull’imminente votazione sul reato di clandestinità. L’esito era stato una pesante bocciatura della linea di Grillo e Casaleggio che solo pochi mesi prima sconfessarono due senatori del MoVimento 5 Stelle che avevano proposto, e la Commissione Giustizia del Senato approvò, un emendamento che chiedeva l’abolizione della Bossi-Fini. In quell’occasione, in un post a firma non solo di Grillo ma anche da Casaleggio, i due scrivevano: “Ieri è passato l'emendamento di due portavoce senatori del MoVimento 5 Stelle sull'abolizione del reato di clandestinità. La loro posizione espressa in Commissione Giustizia è del tutto personale.” Grillo e Casaleggio erano in disaccordo sia sul metodo (la presentazione di un emendamento non presente nel programma e non votato dalla rete) ma anche nel merito (la famosa, quanto triste, frase sulla percentuale da prefisso telefonico se in campagna elettorale il M5S avesse parlato di queste tematiche e scrivevano: “Nel merito questo emendamento è un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l'Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice "La clandestinità non è più un reato"). (Scusate l’autocitazione)

In queste ore però è successo qualcosa difficile da comprendere. Alla Camera si votava la legge delega chiamata Svuota carceri nel quale è contenuta la  cancellazione del reato di clandestinità. Il Movimento 5 Stelle ha votato contro sconfessando, in pratica, quello che la propria base aveva certificato qualche mese prima con una parere vincolante.

Una serie di chiarimenti sono d’obbligo: si è votato una “legge delega”, in pratica il Parlamento delega il governo a esercitare la funzione legislativa su di un determinato oggetto, naturalmente con dei limiti ben precisi. Le principali novità a cui si dovrà attenere il governo nelle deleghe sono molte: domiciliari come pena principale (che verrà inserita nel codice di procedura penale), lavori di pubblica utilità, molti reati saranno trasformanti in semplici illeciti amministrativi (l'omesso versamento se non superiore a 10mila euro di ritenute previdenziali e assistenziali, di atti e spettacoli osceni, abuso della credulità popolare, rappresentazioni teatrali o cinematografiche abusive).

Probabilmente quella più significativa è sul reato di clandestinità

E se è comprensibile la difficoltà del M5S nel votare una serie di deleghe al governo (anche se leggendole sembra che la futura legge vada verso un miglioramento della situazione carceraria di cui l’Italia ha bisogno), non mi pare di aver letto commenti dei parlamentari scandalizzati nel non poter votare la cancellazione del reato di clandestinità e il deputato Turco, intervenuto durante la discussione, non ne fa cenno. Anche questa volta il MoVimento 5 Stelle ha perso una grande opportunità (votando per l’ennesima volta con fratelli d’Italia e Lega nord) e soprattutto sembra aver sconfessato la rete che su questo tema si era espressa in maniera limpida sconfessando il due Grillo-Casaleggio.  

1 commento:

Anonimo ha detto...

xqueste cose,vafatto un referendum popolare e non lasciare che pochi mangiapane facciano come vogliono.
ognuno a casa sua e basta con questa merda

Posta un commento