martedì 3 dicembre 2013

Il ritorno della violenza in Mozambico

La storica firma del trattato di Pace in Mozambico
 Roma 4 Ottobre 1992
ATTUALITA' -
Pochi conoscono il Mozambico. Non ci sono personaggi di rilievo mondiale provenienti da questo paese (anche se la Perla Nera Eusebio, bomber del Benfica degli anni 60, nacque a Lourenco Marques, l’attuale Maputo). Credo che pochi saprebbero indicare su una mappa geografica la sua esatta collocazione. Ma è un paese che negli ultimi 20 anni è stato e spero continui ad essere, un modello di democrazia e pace per tutta l’Africa.

Ho avuto la fortuna di conoscere il Mozambico nel 2002, e per i successivi 7 anni sono stato complessivamente in questo splendido paese per 11 volte (sempre con progetti ed attività di cooperazione legati alla Comunità di Sant’Egidio). Confesso che è un paese che mi è rimasto nel cuore, per la sua bellezza, la sua storia, la simpatia e la mitezza della gente. Attualmente il paese vive una fase di instabilità politica che sta portando a scontri armati, assalti militari. C’è nel paese una situazione di tensione diffusa che rischia di riportare indietro le lancette della storia, riportando il paese a vivere la drammatica guerra civile che ha causato più di un milione di morti tra il 1975 ed il 1992.

Visto che è un paese ai più sconosciuto, un po’ di storia. (sono qui costretto a sintetizzare, per chi volesse approfondire, consiglio “Mozambico. Dalla Guerra alla Pace. Storia di una Mediazione insolita” di Roberto Morozzo della Rocca.

Prima di ogni altra considerazione, vorrei testimoniare che il popolo mozambicano è mite e pacifico, accogliente e bendisposto verso il visitatore, in tanti anni non mi sono mai trovato in nessuna situazione di pericolo o disagio.

Ex Colonia Portoghese, dopo anni di lotta per l’indipendenza (e la contemporanea Rivoluzione dei Garofani in Portogallo), il Mozambico raggiunge l’Indipendenza nel 1975, uno degli ultimi paesi africani ad ottenerla. Da subito, inizia una sanguinosa guerra civile tra la Frelimo (Fronte Libertacao Nacional), che deteneva il potere politico, e la Renamo (Resistenza Nacional Mozambicana), principale movimento politico d’opposizione. Sintetizzando, la Frelimo era ( e si dichiara tuttora) di ispirazione marxista, la Renamo si è sempre detto essere più vicina ai paesi “bianchi” dell’Africa Australe, come il Sudafrica e lo Zimbabwe. Si può anche dire che la Frelimo era forte al Sud del paese, dove si trova la capitale Maputo, ed al Nord, mentre la Renamo ha la sua forza nella zona di Beira, centro del paese, nonché porto collegato al Malawi ed allo Zimbabwe.

Una guerra sanguinosa, un milione di morti, guerra che distrugge le poche strutture lasciate in eredità dai portoghesi. Grazie alla mediazione della Comunità di Sant’Egidio, il paese raggiunge la pace nel 1992, ma in quell’anno il paese è segnato dalla fame, dalla povertà estrema, da continue carestie.

La pace è però il primo passo per lo sviluppo. Faticosamente, grazie agli aiuti internazionali ma probabilmente con grande merito di una stabilità politica duratura, il Mozambico inizia a crescere, e specialmente dal 2000 in poi il paese cresce a tassi del 10% annuo, un boom economico rapido e poderoso. (pensiamo che in Italia da anni siamo in fase di decrescita del Pil). Certo, uno sviluppo problematico, direi sul modello brasiliano, con megaville che si affiancano alle bidonville, una crescita non omogenea che ha portato a tensioni sociali, ma in pochi anni, e di questo ne sono personalmente testimone, nuove strade, numerosi investimenti, nuove università ed ospedali, fior fior di ristoranti nella capitale Maputo. Nel centro di Maputo era facile vedere business man sudafricani, ma anche cinesi, nord americani, muoversi con disinvoltura tra ministeri e ristoranti, tra i nuovi centri commerciali ed i locali sulla spiaggia. Chiunque visitasse Maputo dal 2000 in poi vedeva un paese in marcia, un paese vivo, un popolo con dei progetti, dei sogni, delle speranze. Il traffico della capitale nelle ore di punta non ha nulla da invidiare a quello di Roma o Milano. Recentemente sono stati scoperti giacimenti sia minerari che petroliferi, ad esempio l’Eni sta investendo nel Nord del paese, e investitori scaltri e capaci si sono accorti della bellezza delle spiagge incontaminate, iniziando a costruire resort per ricchi turisti occidentali.

Dal 1992, è cresciuta una generazione che non ha conosciuto la guerra e che vede un paese povero ma in crescita, vede una terra ricca di opportunità e di risorse. Ora, all’improvviso, torna la tensione tra la Frelimo e la Renamo. Le notizie sono poche e confuse, qualcuno parla di un ritorno alla strategia violenta della Renamo, partito che non è mai riuscito a scalfire il dominio politico della Frelimo, qualcuno parla di strategia della tensione e di lotte interne alla Frelimo (che, semplificando al massimo, sembra un po’ il Pd, un mega contenitore dove stanno dentro un po’ tutti, con idee diverse, un partito nato marxista ed oggi campione del capitalismo più duro). In molti affermano che la tensione deriva dalla spartizione delle enormi ricchezze destinate ad arrivare nel paese dopo la scoperta dei giacimenti petroliferi. Inoltre il sistema a scatole cinesi della finanza moderna non consente di capire bene chi sono i principali investitori del paese, quali i gruppi di potere economico.

La realtà è che oggi la Pace è a rischio, e sarebbe un peccato mortale fermare lo sviluppo del Paese. La Comunità di Sant’Egidio, che opera nel paese dal 1975, ha recentemente rivolto un appello alla Comunità Internazionale per compiere atti volti alla tutela della Pace, il bene più prezioso. Speriamo vivamente che le pressioni della Comunità Internazionale ed il buon senso delle parti in causa possano riportare al più presto il paese sulla strada della Pace.

 Mario Scelzo

             Per chi volesse conoscere in dettaglio le numerose attività di cooperazione della Comunità di Sant’Egidio nel paese, consiglio una visita al sito www.santegidio.org

             Se volete avere una idea della bellezza del paese e dei suoi colori, posso invitarvi ad entrare sulla mia pagina face book e vedere l’album Mozambico.

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