venerdì 20 dicembre 2013

Il "Dove", papa Francesco e i poveri

Chiesa- La Comunità di Sant’Egidio ha presentato ieri a Roma l'edizione 2014 dell'ormai famosa guida per i poveri “Dove mangiare, dormire, lavarsi”, giunta ormai alla 24° Edizione. Tale guida è il frutto di un lavoro di coordinamento tra le numerose realtà che in forme differenti si occupano del problema povertà e disagio a Roma.

La presentazione è stata anche una buona occasione per provare a riflettere sui mutamenti della povertà a Roma ed in Italia. Per una attenta lettura dei dati e delle proposte vi rimando a:

http://www.santegidio.org/pageID/3/langID/it/itemID/8329/Povert_a_Roma__grave_ma_aumenta_la_solidariet.html

Vorrei provare a fare alcune considerazioni sulla situazione attuale, alla luce del contesto sociale italiano e della peculiare situazione di Roma, Città del Papa.

Come potete leggere dai dati, e come mediamente ognuno di noi se ne accorge nella vita quotidiana, la crisi economica ha aumentato il numero delle persone in difficoltà. Da volontario di Sant’Egidio posso testimoniare che negli ultimi anni è notevolmente aumentano il numero di persone in cerca di aiuto o sostegno.

La prima considerazione che faccio è che negli ultimi anni oltre alla crisi economica, mi sento di dire, esiste una enorme crisi delle reti sociali, con questo intendo crisi della famiglia come istituzione, crisi delle realtà associative come i partiti o i sindacati. C’è una forte precarietà dei legami, come scrive il sociologo Baumann siamo nel tempo della modernità liquida, i legami sono temporanei ed instabili. Questo comporta che con più facilità rispetto al passato è possibile passare da una situazione normale ad una situazione di povertà.

Pensiamo ad esempio ad un padre separato che si ritrova a dover pagare gli alimenti alla moglie, pensiamo ad un lavoratore che all’improvviso resta disoccupato. In questi casi, avere un legame familiare, una rete sociale diviene veramente una salvezza. Inoltre, chi non è abituato alla povertà, sente con maggiore fatica la situazione in cui si viene a trovare. Il film “Gli Equilibristi” di Ivano de Matteo, con ottima interpretazione di Valerio Mastrandrea, a mio parere ben racconta una situazione di “nuova povertà”, seguendo le vicende di Giulio/Mastrandrea che, sposato e con una figlia, buon padre di famiglia, in pochi mesi subisce le difficoltà morali ed economiche della separazione.

La seconda considerazione è che a mio parere il clima di crisi ha creato un clima di pessimismo e paura, questo ha comportato negli anni un calo delle donazioni e della solidarietà. Non nego la realtà della crisi, penso però che il bombardamento mediatico rispetto a tale argomento ha reso molti più diffidenti ed insicuri, ed anche chi avrebbe qualcosa da donare sente l’istinto di conservare ciò che ha, visto che l’aria che tira è pesante. La crisi diviene cosi non solo economica ma crisi di pensiero e di azione, crisi di idee e di progetti.

Però, come spiega Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio, è aumentato nell’ultimo anno il numero delle persone che donano qualcosa, sia in beni materiali sia donando il loro tempo alle numerose iniziative portate avanti da parrocchie ed associazioni.

A mio parere questo clima nuovo e più solidale è frutto della generosa predicazione di Papa Francesco, che con le sue parole, ma soprattutto con il suo esempio (pensiamo solo al fatto di aver festeggiato il suo compleanno in compagnia di 4 clochard), ha risvegliato tanti cuori stanchi ed induriti.

La semplicità dei suoi gesti, la sobrietà nello stile di vita sono, oltre che un esempio per credenti e non, un ulteriore stimolo per creare una società ed in particolare una città più solidale, dove i poveri siano accolti.

Le sue parole sono una continua esortazione ad allargare gli spazi della solidarietà, la sua simpatia travolgente ci mostra che anche in tempi di crisi è possibile sorridere, donare, vivere con uno spirito aperto all’incontro col prossimo. La sua ultima enciclica “Evangelium Gaudium” è una bella esortazione a non lasciare mai soli i poveri.

Papa Francesco ci mostra che nonostante la crisi, con il nostro impegno ed il nostro lavoro, possiamo contribuire  a sconfiggere la povertà e possiamo creare un mondo migliore. Un sorriso, un piccolo gesto, una donazione, sono una goccia di bene che può creare un oceano di solidarietà.

Mario Scelzo

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