Tutti ricordiamo come proseguì la storia. Il Porcellum
rimase in vigore ancora diversi anni (e due parlamenti furono eletti con una
legge oggi giudicata incostituzionale). Veltroni rivitalizzò Berlusconi ed
indebolì il già precario governo Prodi (che fu sfiduciato nel gennaio 2008).
Tra pochi giorni il sindaco di una grande città (Firenze) e
neo segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, incontrerà il presidente
di Forza Italia ed ex premier, Silvio Berlusconi. Motivo dell’incontro si
discuterà sulla riforma della legge elettorale (sempre il Porcellum).Le similitudini sono molte.
Nel Partito Democratico è scoppiata la polemica intorno a
questo incontro, con i bersaniani che chiedevano di non usare la sede del PD e con
pesanti accuse di poca trasparenza verso Letta rivolta a Renzi dagli uomini
vicini a Cuperlo (stesso accusa fatta per altro anche da Alfano) e con Civati
che attacca anche più pesantemente il neo segretario dicendo che “Penso che
Renzi voglia andare a votare a maggio, penso che quello che ha sempre negato
ormai sia fin troppo visibile.”
Se da una parte è vero che la legge elettorale non si fa a
maggioranza (infatti credo che il M5S stia sbagliando completamente a dire no a
Renzi senza entrare nel merito), è anche vero che dovrebbe essere il Parlamento
il luogo migliore per discutere di certi argomenti e non incontri bilaterali
(Renzi ha già incontrato il leader del Nuovo Centro Destra Alfano e quello di
SEL Vendola).
Renzi poi dovrebbe avere il coraggio di prendere la
responsabilità di entrare nell’esecutivo o di far entrare suoi uomini fidati al
governo per poter cercare di dettare la linea politica del governo nel Consiglio
dei Ministri.
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