Il partito di estrema destra ungherese Jobbik, terza formazione nel parlamento di Budapest, ha fatto una proposta che ha suscitato molte polemiche: creare una lista di ebrei viventi in Ungheria. Marton Gyongyosi, il leader della formazione, ha dichiarato in Parlamento: “E’ ora di censire gli ebrei viventi nel nostro paese, facciamo liste almeno di quelli che lavorano nel governo e per il parlamento, sono un rischio potenziale per la sicurezza nazionale.”
Negli ultimi anni un vento di estrema destra si sta abbattendo sull’Europa. Pensiamo all’affermazione elettorale avuta dal partito di estrema destra, Alba D’Orata, in Grecia alle ultime elezioni (una costale del partito greco è nato anche in Italia e assicura di candidarsi alle elezioni regionali in Lombardia). In Francia alle elezioni presidenziali, Marine Le Pen, leader del Front National, ottiene il 17,9% dei voti ottenendo il miglior risultato di sempre, con una campagna elettorale incentrata su Nazionalismo e contro l’immigrazione.
E in Italia? Nei giorni scorsi alcuni episodi sono un preoccupante campanello d’allarme.
A metà novembre, una manifestazione dei Cobas, deviata dalla polizia, è passata davanti alla sinagoga della capitale. I manifestanti hanno iniziato ad urlare, “Erano 30 anni che una manifestazione non passava davanti alla Sinagoga.” Spiega il Presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, “Oggi un gruppo di manifestanti dei Cobas con bandiere palestinesi al vento, ha cominciato ad urlare ed inveire contro la comunità ebraica. Ci stiamo chiedendo cosa stia succedendo? Perché lasciar transitare un corteo davanti la Sinagoga ? Chi ha autorizzato il percorso?”. Si chiede Pacifici che ricorda: “Trent’anni fa si presentarono con una bara vuota che lasciarono davanti l’ingresso del tempio. Un mese dopo morì il piccolo Gay Taché.”
Pochi giorni dopo scritte contro Israele (Israele stato nazista) sono apparse davanti alla sinagoga di Genova. “L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane denuncia con forza la spirale di violenza che in queste ultime settimane sembra essersi abbattuta sul nostro paese” è l’allarme lanciato dal Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
Poi il calcio. Nell’ultima partita della 14° giornata di serie A, Lazio-Udinese, mentre i giocatori biancocelesti indossavano una maglia con la scritta “No Racism” una parte della curva Nord, come riporta Repubblica.it, intona il coro “As Roma Juden Club”.
Pochi giorni prima, alla vigilia della partita della Lazio con il Tottenham per l’Europa League, alcuni tifosi londinesi (il Tottenham è considerato un club dalla lunga tradizione ebraica) sono stati aggrediti in un pub a Campo de’ Fiori. Per questo episodio sono finiti in carcere, per lesioni aggravate, due tifosi ultrà della Roma, ma sembra che le due tifoserie romane, da sempre rivali, abbiano agito insieme.
Odio e violenza in Italia e in Europa con affermazioni elettorali importanti.
La crisi economica è stata una grande scusa, da parte di formazioni di estrema destra, per fare proseliti contri che è diverso. Quando l’odio non è contro le banche o i governi si riversa contro immigrati, ebrei, rom.
Poi il web, posto facile dove far veicolare l’odio. Pochi giorni fa la polizia postale ha arrestato quattro persone e oscurato il Forum italiano del sito di ispirazione neonazista "Stormfront". Le accuse sono molto pesanti: incitamento all'odio razziale ed etnico. “Dobbiamo continuare così” ha commentato il ministro Andrea Riccardi “le idee di odio razziale, neonazismo e antisemitismo non possono non trovare l'adeguata e ferma risposta da parte dello Stato. Nessuno deve sperare di trovare nel web rifugio e impunità. Ora, come sostengo da tempo, bisogna affinare le normative per consentire un controllo ancora più stringente.” Il ministro Riccardi e molte personalità della politica e della cultura italiana erano stati schedati dal sito, nel 2011, sotto il titolo ''lista delinquenti italiani'', nella lista figurano l'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, il presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, i giornalisti Gad Lerner e Maurizio Costanzo, il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Torino Laura Longo, i giudici del Tribunale del Riesame di Palermo Antonella Consiglio, Giuseppina Di Maida e Filippo Serio, il Sindaco di Padova Flavio Zanonato, la loro colpa, secondo il sito, era quella di aver aiutato immigrati per fini economici, compiendo non meglio specificati atti criminali.