giovedì 22 novembre 2012

duplicAZIONItraduzioniTRASFORMazioni


Si è aperta ieri presso il Museo di Roma in Trastevere la mostra duplicAZIONItraduzioniTRASFORMazioni di Marianna Caprioletti, alla presenza del Presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, e il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

Quella di Marianna Caprioletti è la prima mostra monografica dei Laboratori sperimentali d’Arte della Comunità di Sant’Egidio. “La sindrome di Pendred di cui è affetta l’autrice la confina in una terra di silenzio e isolamento, tuttavia attraverso l’arte si è costruita un linguaggio proprio ed affascinante, di grande forza espressiva” si apprende dal comunicato di presentazione.

Nata a Roma nel 1976, Marianna Caprioletti inizia a dipingere da giovanissima ritraendo i compagni dell’istituto per sordi dove passa gran parte della sua infanzia. Nei Laboratori d'arte sperimentale della Comunità di Sant'Egidio, che frequenta dalla metà degli anni ‘90, affina il suo innato talento e si confronta con i grandi maestri della storia dell’arte elaborando la sua personalissima cifra stilistica. Sue opere sono state esposte presso il Parlamento Europeo di Strasburgo (2003) ed il Palazzo del Quirinale (2008 e 2011). Un suo primo profilo artistico è stato tracciato da Simonetta Lux nel volume “Con l'arte da disabile a persona” (2007).

Attraverso le sue opere l’artista riscrive, traduce, assimila graficamente e allo stesso tempo contesta le immagini di grandi maestri, partendo da un emblematico Giotto e viaggiando nel tempo e nelle correnti, da Leonardo a Picasso passando per Michelangelo, Raffaello, Renoir, Cezanne, Gauguin, Munch, Klimt, Matisse, Chagall fino ad arrivare ad una serie  di 20 tele che interpretano con vena ironica e attualizzante gli episodi e i personaggi de “I Promessi Sposi”.

Il curatore della mostra è l’artista visuale italo-brasiliano César Meneghetti, il quale compie una lettura critica della sua opera svolgendo così un gioco d’incroci, nella convinzione che sia possibile produrre spazi, visioni e logiche alternative per costruire nuovi contesti, cercando là dove molti credono di non trovare nulla, nemmeno il pensiero. Tutto è supportato da un comitato scientifico di alto rilievo. Simonetta Lux e Alessandro Zuccari, professori ordinari rispettivamente di Storia dell’arte Contemporanea e di Storia dell’arte Moderna presso l’Università di Roma “La Sapienza”, hanno dato il loro prezioso contributo.

Per informazioni e prenotazioni aggiungo il link del Museo di Roma in Trastevere con gli estremi della mostra:

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