Si è aperta ieri presso
il Museo di Roma in Trastevere la mostra duplicAZIONItraduzioniTRASFORMazioni
di Marianna Caprioletti, alla presenza del Presidente della Comunità di Sant’Egidio,
Marco Impagliazzo, e il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.
Quella di Marianna Caprioletti è la
prima mostra monografica dei Laboratori sperimentali d’Arte della Comunità di
Sant’Egidio. “La sindrome di Pendred di cui è affetta l’autrice la confina in
una terra di silenzio e isolamento, tuttavia attraverso l’arte si è costruita
un linguaggio proprio ed affascinante, di grande forza espressiva” si apprende
dal comunicato di presentazione.
Nata a Roma nel 1976, Marianna Caprioletti inizia a dipingere da giovanissima ritraendo i compagni dell’istituto per sordi dove passa gran parte della sua infanzia. Nei Laboratori d'arte sperimentale della Comunità di Sant'Egidio, che frequenta dalla metà degli anni ‘90, affina il suo innato talento e si confronta con i grandi maestri della storia dell’arte elaborando la sua personalissima cifra stilistica. Sue opere sono state esposte presso il Parlamento Europeo di Strasburgo (2003) ed il Palazzo del Quirinale (2008 e 2011). Un suo primo profilo artistico è stato tracciato da Simonetta Lux nel volume “Con l'arte da disabile a persona” (2007).
Attraverso le sue opere l’artista riscrive,
traduce, assimila graficamente e allo stesso tempo contesta le immagini di
grandi maestri, partendo da un emblematico Giotto e viaggiando nel tempo e
nelle correnti, da Leonardo a Picasso passando per Michelangelo, Raffaello,
Renoir, Cezanne, Gauguin, Munch, Klimt, Matisse, Chagall fino ad arrivare ad
una serie di 20 tele che interpretano
con vena ironica e attualizzante gli episodi e i personaggi de “I Promessi
Sposi”.
Il curatore della mostra è l’artista
visuale italo-brasiliano César Meneghetti, il quale compie una lettura critica
della sua opera svolgendo così un gioco d’incroci, nella convinzione che sia
possibile produrre spazi, visioni e logiche alternative per costruire nuovi
contesti, cercando là dove molti credono di non trovare nulla, nemmeno il
pensiero. Tutto è supportato da un comitato scientifico di alto rilievo.
Simonetta Lux e Alessandro Zuccari, professori ordinari rispettivamente di
Storia dell’arte Contemporanea e di Storia dell’arte Moderna presso l’Università
di Roma “La Sapienza”, hanno dato il loro prezioso contributo.
Per informazioni e prenotazioni aggiungo
il link del Museo di Roma in Trastevere con gli estremi della mostra:
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