martedì 4 febbraio 2014

Mozambico, segnali di dialogo.


Sintetizzo all’estremo per chi non avesse voglia di leggere, e per quanti non conoscono la situazione di questo splendido paese, che ho personalmente conosciuto e visitato più volte dal 2002 al 2009.
Indipendente dal Portogallo dal 1975, il Mozambico, già estremamente povero  e distrutto dalla guerra di liberazione dai portoghesi, si trova in una situazione di guerra civile tra il partito al Governo ,la Frelimo, e il partito d’opposizione, la Renamo. Guerra che va avanti per  17 anni, fino agli Accordi di Pace firmati a Roma presso la Sede della Comunità di Sant’Egidio, parte mediatrice, il 4 Ottobre 1992. Bene, per 20 anni e più, la Pace ha garantito al Paese stabilità, crescita e un buon livello di rispetto degli standard democratici. Con tutte le difficoltà di un Paese già povero che esce da 25 anni di guerra; negli ultimi 10 anni il Pil del Mozambico cresce a botte dell’8-9 e perfino 10% (pensiamo che in Italia da anni stiamo in fase di decrescita, o quando va bene c’è una crescita dell’1%).

Improvvisamente però, nello scorso Ottobre, insorgono nuove tensioni tra la Frelimo e la Renamo. Leggiamo cosa scriveva “L’Internazionale” pochi mesi fa:
“La tensione politica in Mozambico sale in modo grave e improvviso. La Renamo (Resistenza nazionale del Mozambico), l’ex guerriglia e principale partito di opposizione, ha dichiarato la fine dell’accordo di pace del 1992 dopo che, il 21 ottobre, l’esercito ha occupato la sua base a Gorongosa, dove il suo leader, Afonso Dhlakama, è rifugiato da circa un anno.

Il governo portoghese ha denunciato “l’atteggiamento irresponsabile del comandante delle forze armate”, riferendosi al presidente Armando Guebuza. “La responsabilità è del governo del Frelimo perché non ha voluto ascoltare le lamentele della Renamo”, afferma una nota del ministero degli esteri di Lisbona.
Un gruppo di giornalisti del quotidiano mozambicano O País è entrato nella base della Renamo al seguito delle forze armate e riferisce che Dhlakama sta bene. Anche le persone che vivevano a Gorongosa si sono salvate perché si erano allontanate prima dell’inizio dei bombardamenti del 21 ottobre.

Il portavoce della Renamo Fernando Mazanga ha dichiarato: ”L’occupazione della nostra base decisa dal presidente Dhlakama segna la fine della democrazia multipartitica in Mozambico. Questo atteggiamento irresponsabile mette fine agli accordi di Roma”.
Gli accordi firmati a Roma il 4 ottobre 1992, con la mediazione della Comunità di Sant’Egidio, avevano messo fine a 16 anni di guerra civile tra Frelimo e Renamo.

Secondo Público tutto il paese vuole che Guebuza e Dhlakama tornino a  negoziare. Ma l’episodio è un ulteriore passo nella tensione politica e militare crescente, aumentata il 22 ottobre in seguito a un attacco della Renamo contro un posto di polizia.”
Questo scriveva l’Internazionale, e questa situazione di tensione è continuata per tutta la fine del 2013 e l’inizio del 2014. Seppur circoscritta ad alcune aree del Paese, la tensione ha provocato scontri violenti, generati spesso in sparatorie, disordini, atti dinamitardi. Secondo Radio Vaticana, si parla di migliaia di sfollati, purtroppo gli scontri hanno causato anche numerose vittime.

La situazione stava davvero prendendo una brutta piega, ma per fortuna, negli ultimi giorni, si registrano novità positive. Le pressioni internazionali, la mediazione della Comunità di Sant’Egidio che dopo l’Accordo di Pace è sempre una presenza amichevole nella vita del Paese, la ragionevolezza delle forze politiche, hanno portato novità importanti. La notizia è in portoghese, ma ve la sintetizzo. In pratica Frelimo e Renamo hanno concordato la formazione di un Comitato Nazionale del Dialogo, ed hanno proposto di nominare cinque personalità superpartes come garanti del lavoro dell’Osservatorio. Al di là dei dettagli, l’articolo parla di un clima positivo ed improntato al dialogo, sembra che le tensioni degli ultimi mesi si stiano stemperando, e l’obiettivo è di tranquillizzare la situazione e garantire serene elezioni il prossimo 15 Ottobre del 2015. In sostanza, dopo il caos degli ultimi mesi, la Renamo si era ritirata e dichiarata non disponibile a partecipare a tali elezioni, che invece, se il dialogo continuerà, potranno essere un ulteriore momento di crescita democratica del Paese.
Va detto, per inciso, che la Frelimo ha vinto tutte le elezioni politiche nazionali tenutesi dal 1992, ma ad esempio a livello locale (per capirci, come se parlassimo di regionali e provinciali) la Renamo ha governato alcune importanti città del paese, ed una nuova forza politica, la MDM di David Simango ( ex della Renamo poi uscitone per formare questa nuova formazione politica) ha ottenuto una notevole affermazione ed ha vinto in alcune importanti città del Paese. Segnalo anche come segnale positivo che l’attuale Presidente Guebuza si ritirerà al termine del suo secondo mandato. E’ previsto dalla Costituzione, ma sono numerosi i casi di Presidenti Africani che si innamorano del potere e pur di non lasciarlo attuano modifiche costituzionali notturne, per garantirsi altri anni al potere.

Abbiamo quindi un Paese in crescita (con un notevole potenziale ancora poco utilizzato, sia nel turismo, sia nello sfruttamento delle risorse del territorio), una Democrazia che cresce e che si avvia verso il multipartitismo, un popolo felice. Da qualche anno, anche la piaga dell’Aids fa meno paura, visto il nuovo clima mondiale e gli sviluppi di Terapie, e soprattutto grazie all’opera di numerose realtà di volontariato che da anni si battono, con successo, per l’accesso delle Terapie Antiretrovirali.
Ci auguriamo davvero che il Mozambico possa continuare ad essere un modello di Pace e Democrazia per tutta l’Africa.

Mario Scelzo

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