A differenza con quelle di Bersani e Letta, dove avevano
partecipato i capo gruppo del Movimento 5 Stelle, questa volta, come abbiamo
visto in diretta, è stato Grillo in persona a presentarsi a Montecitorio per
parlare con il Presidente del Consiglio incaricato. Questo è già un segnale. Renzi
può essere figlio dei poteri forti e delle banche ma Grillo sa che ha molto più
carisma dei suoi predecessori e può guadagnare un consenso trasversale che ne
Bersani ne Letta erano in grado di intercettare.
Se anche fosse vero, come sostiene Grillo, che metà del
programma di Renzi è copiato da quello dei 5 Stelle, se Renzi lo mettesse in
pratica sarebbe una mezza sconfitta di Grillo che vedrebbe attuato il suo
programma senza però avere la forza di incidere sulle decisioni.
Grillo è una persona divisiva, leggere i commenti sui social
network subito dopo le consultazioni c’era una netta divisione tra chi lodava
il metodo di Grillo e chi ne sottolineava l’incapacità di ascoltare e dialogare
sui temi concreti.
Grillo ha perso però la grande occasione, ed è la seconda
dopo quella offertagli e rifiutata sulla legge elettorale, per dimostrare che Renzi
è un bluff come non smette di ripetere da giorni. Se si fosse confrontato su temi veri e
concreti, l’avrebbe anche potuto mettere all’angolo, ma ha deciso per un’altra
strategia, per alcuni versi perdente, quella di non permettere al competitor
politico di esprimere le proprie idee. Non ci si confronta sui contenuti, che
poi sarebbe il bene del nostro paese, ma si attacca chi ti sta davanti.
Ma la vera sconfitta vera di Grillo, che potrà essere stato vincente
per i propri elettori (anche se qualcuno è rimasto deluso dopo aver votato si
per partecipare all’incontro) è quella di aver rafforzato il proprio avversario.
Oggi, in qualche modo, il governo di Renzi nascerà più forte
di ieri. Ha tenuto testa a Grillo, e non solo per i propri fedelissimi ma anche
per chi non ama particolarmente Renzi ma sopporta ancor meno Grillo. Si è concesso una battuta
che già spopola sui social network “Grillo esci da questo blog”, non è caduto
nel tranello di rispondere in maniera maleducata alle chiare provocazioni. Renzi
ha vinto una partita senza neanche doverla giocare tanti gli autogol che ha
visto fare dall’avversario.
Certo, il governo Renzi nasce con la stessa maggioranza di
Letta, e probabilmente con tutti i limiti di quella maggioranza, e tra qualche
giorno, dopo la lista dei ministri e il discorso nei due rami del parlamento,
vedremo anche con quali prospettive, ma se questi sono gli avversari politici c’è
il rischio di farlo vincere facile.
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