giovedì 8 novembre 2012

Il Papa visiterà la casa-famiglia "Viva gli anziani" della Comunità di Sant'Egidio

Il 2012 è stato l’anno Europea dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni.
L’età che avanza è sicuramente una benedizione, anche se molti vedono negli anziani un peso per la società. Per questo la Comunità Europea ha indetto nel 2012 l’anno dell’invecchiamento attivo che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica verso chi invecchia in buona salute e può ancora contribuire per il benessere della società. In Italia, la speranza di vita alla nascita, è di 79 anni per gli uomini e di 84 per le donne, nel non lontanissimo 1961 era rispettivamente 67 e 72. oggi la popolazione ultrasessantenne residente in Italia rappresenta il 20% della popolazione (nel 2009 secondo il censimento ISTAT in Italia c’erano 13733 ultracenenari).
Gli anziani sono la fascia più debole della popolazione. Secondo lo studio “Gli anziani in Italia: aspetti demografici e sociali ed interventi pubblici” edito dalla Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno possiamo leggere: “La povertà degli anziani soli o non autosufficienti registra un aumento nelle regioni del Nord, in controtendenza con il resto del Paese: dal 2005 al 2006 l'incidenza di povertà relativa (percentuale di poveri sul totale dei residenti) in persone sole con 65 anni e più è passata da un valore di 5,8 a un valore di 8,2 (ultimi dati disponibili). Nel 2007, secondo i dati del Ministero dell'Economia e delle finanze, le istituzioni pubbliche hanno erogato prestazioni a fini sociali pari a 366.725 milioni di euro, di cui il 66,3%, pari a 243.139 milioni di euro, per pensioni (+5,2% rispetto all'anno precedente).”

Non stupisce allora che proprio in occasione dell’anno Europeo Benedetto XVI, come ha annunciato Padre Lombardi, abbia deciso di visitare la casa-famiglia Viva Gli Anziani gestita dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma. l’appuntamento è per la tarda mattinata di lunedì 12 novembre.

Sarà la seconda visita di Benedetto XVI ai poveri assistiti dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma, dopo la visita alla mensa di via Dandolo il 27 dicembre 2009. In quell’occasione il Santo Padre aveva pranzato con 150 poveri che frequentano abitualmente la mensa a Trastevere. In quell’occasione benedetto XVI aveva detto rivolgendosi ai commensali: “Cari Amici! E’ per me un’esperienza commovente di essere con voi, di essere qui nella famiglia di Sant’Egidio, di essere con gli amici di Gesù perché Gesù ama proprio le persone sofferenti, le persone con difficoltà e vuole averli come i suoi fratelli e sorelle.”

“Fin dagli inizi la Comunità di Sant'Egidio si è avvicinata al mondo degli anziani.” Si legge nel sito della Comunità trasteverina nelle pagine sugli anziani (http://www.santegidio.org/index.php?pageID=24&idLng=1062 ) “Questa amicizia,” si continua a leggere nel sito “cominciata nel 1972, è continuata negli anni con fedeltà ed è divenuta la strada che ci ha aiutati a penetrare con profondità nel continente anziani.”

Il rapporto particolare che la Comunità di Sant’Egidio ha con gli anziani si evince dai diversi servizi che offre loro. Solo a Roma, oltre la casa che il Papa visiterà lunedì, la Comunità gestisce, in maniera del tutto volontaria, altre due case famiglie, dove anziani fragili vivono con l’assistenza 24 ore al giorno a ci sono poi le visite dei volontari a casa o nei tanti istituti di lunga degenza dove sono ricoverati molti anziani. In tutto a Roma la Comunità di Sant’Egidio offre servizi a circa 18.000 anziani seguiti da 800 volontari. Impegno concreto della Comunità, nel corso degli anni, è infatti quello di aiutare l’anziano a vivere a casa propria con il sostegno concreto ai familiari e la costruzione di una rete di solidarietà intorno ad anziani fragili.

Nel centro storico della capitale la Comunità di Sant’Egidio ha poi avviato, con la collaborazione del Ministero della Salute la Regione ed il Comune, il Programma W gli Anziani che si preoccupa di monitorare tutti gli ultra settantacinquenni del quartiere. Il Programma, nato nel 2006, risponde all’esigenza di controllare gli anziani soli, soprattutto dopo la terribile estate del 2004 quando molti anziani persero la vita a causa del forte caldo, con visite a casa e telefonate periodiche. Alle volte, per chi è solo, sentire una voce amica e avere gli auguri per il proprio compleanno, possono riempire una giornata.

La vecchiaia è una benedizione, gli anziani della casa famiglia lunedì avranno una benedizione tutta particolare.




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