“Signori deputati, ho l’onore di chiedere l’abolizione della pena di morte” forse è la frase più famosa pronunciata da Robert Badinter, già ministro della Giustizia francese. Fu il ministro socialista Badinter, infatti, a lottare per l’abolizione, in Francia, della pena capitale, nel non lontano 1981.
Bedinter, importante avvocato ed intellettuale francese, oggi 84 anni molti dei quali passati nei palazzi della politica (più volte ministro, presidente del Consiglio costituzionale francese, senatore fino al 2011), inizia la sua battaglia contro la pena capitale nel 1975 quando era un giovane avvocato. Fu memorabile la sua arringa davanti alla corte d'assise di Troyes nella quale sferra un duro attacco alla pena di morte e chiede l’ergastolo per l'infanticida Patrick Henry contro un’opinione pubblica che invocava a gran voce l’esecuzione del colpevole. La sua battaglia termina solo nell’81 quando, chiamato a far parte del governo socialista Pierre Mauroy, con François Mitterrand presidente della Repubblica, da Ministro della Giustizia chiede all’Assemblée Nationale di votare il provvedimento che avrebbe portato all’abolizione della pena di morte, legge approvata in via definitiva il 18 ottobre 1981.
Bedinter prenderà parte, nei prossimi giorni, all’VII Congresso internazionale dei Ministri della Giustizia: “Per un mondo senza pena di morte”, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio nell’ambito dell’iniziativa Cities for Life, città per la vita, città contro la pena di morte, martedì 27 novembre. Parteciperanno diversi ministri della giustizia e i rappresentanti di molti governi per discutere in maniera approfondita sull’importanza dell’abolizione della pena capitale.
L’iniziativa quest’anno è ancora più carica di significato. Anno dopo anno il fronte di chi combatte la pena di morte nel mondo si allarga. Mentre in India, il 21 novembre, viene eseguito Mohammed A.A. Kasab (prima esecuzione dal 2004), pochi giorni prima la Terza Commissione dell’Assemblea Generale dell’ONU, con 110 paesi favorevoli, ha votato una risoluzione che chiede una Moratoria Universale della Pena di Morte (nel 2007 la stessa moratoria era stata votata da 99 paesi), il 2012 segna anche l’abolizione della pena di morte in Connecticut (quinto stato America ad abolire la pena capitale negli ultimi 5 anni dopo New Jersey, New Mexico, New York, Illinois).
Il 29 novembre poi l’evento in piazza, 1500 città di 90 nazioni (di cui 69 capitali) accenderanno il loro monumento simbolo.
Il 29 novembre non è una data casuale ma un anniversario importante. Ricorda la prima abolizione della pena di morte in uno stato europeo, era il 1786 quando il Gran Ducato di Toscana decise di abolire ogni esecuzione dal suo stato.
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