Il IX rapporto sulla situazione carceraria in Italia (dal titolo suggestivo quanto preoccupante “Senza dignità”), presentato oggi dall’Associazione Antigone, fotografa una situazione disperata.
Il primo dato che balza agli occhi, quello che la stessa associazione chiama un malato cronico, è il problema del sovraffollamento, nei 206 carceri italiani, per una capienza di 46.795 sono incarcerati circa 66.685. Stiamo parlando di tasso di affollamento del 142,5% (con la Liguria con un tasso del 176,8%) a fronte di una media europea che si aggira intorno al 99%.
Il rapporto si sofferma anche ad analizzare la composizione delle carceri. Le donne in carcere sono 2.857 (il 4.2% del totale), mentre la regione più rappresentata è la Campania (intorno al 26%), anche se un’incidenza interessante è la presenza degli stranieri (il 35% con una forte presenza marocchina e rumena). Il 41% dei detenuti ha meno di 35 anni.
Sono invece drammatici i dati relativi alla situazione sanitaria e sociale: secondo il rapporto il “12,3% dei detenuti avrebbe tentato il suicidio.”
Dall’inizio dell’anno sono morti 93 i detenuti morti, più della metà (50) per suicidio, uno per sciopero della fame, uno per overdose, uno per omicidio, 9 per malattia e 31 per cause ancora da accertare.
La situazione è così drammatica che è un campanello d’allarme anche per la Corte europea dei Diritti dell`Uomo che sta vagliando all’incirca 400 casi con una multa che si potrebbe aggirare sui 400 mila euro di sanzioni.
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