POLITICA - Oggi, sul
blog di Grillo, nasce una nuova rubrica: “Il giornalista del giorno” nel quale
verrà criticato il giornalista che si è permesso di criticare il MoVimento 5
Stelle. Come al solito a Grillo e ai suoi le critiche non sono mai piaciute,
basti ricordare i feroci attacchi alla Gabanelli o a Rodotà appena i due si
sono permessi di fare qualche ragionamento contro il Movimento.
La prima a
finire nella lista di proscrizione dell’ex comico genovese è Maria Novella Oppo,
giornalista de L’Unità.
Queste le
parole sul blog:
Maria Novella Oppo si vanta di lavorare
all’Unità dalla fine del '73. Da allora non ha mai avuto un altro lavoro ed è
mantenuta dai contribuenti da 40 anni grazie ai finanziamenti pubblici
all'editoria che il MoVimento 5 Stelle vuole abolire subito. La Oppo appena può
diffama pubblicamente il M5S. Per esempio sulla protesta di ieri alla Camera:
"Ogni giorno una pagliacciata dei grillini [...] fanno casino [...]
dimostrano di non saper fare e di non aver fatto niente per il popolo italiano
[...] inscenano gazzarre [...] sono succubi di Berlusconi". Qualche giorno
fa: "Casaleggio va elucubrando ai danni dell’Italia". E ancora:
"Grillo vuole tutto, soprattutto il casino totale [...] un brulichio di
piccoli fan [sono] divenuti per miracolo parlamentari e tenuti al guinzaglio
perché non si prendano troppe libertà". Il M5S abolirà il finanziamento
pubblico all'editoria e la Oppo dovrà cercarsi un lavoro. Non è mai troppo
tardi, o forse sì.
Vale la pena fare due considerazioni, una nel merito e una sul metodo.
La prima, nel merito. Le parole di Maria Novella Oppo sono lontane
dalla realtà? In questi mesi abbiamo visto i parlamentari M5S usare le aule di
Montecitorio e di Palazzo Madama come se fossero le aule di un liceo. Hanno perso
tempo ad occupare Montecitorio per leggere la Costituzione (con scarsissimi
risultati), salire sul tetto della Camera dei Deputati e passarci la notte,
occupare i banchi del governo (con la conseguenza di far sospendere la seduta),
inscenare ad ogni seduta parlamentare qualche forma di protesta (cellulari che
suonano durante la fiducia alla Cancellieri, baciarsi durante la seduta durante
la discussione sull’omofobia). Si possono criticare le istituzioni ma poi
bisogna rispettare le regole e i regolamenti (naturalmente se una regola è
sbagliata si può cambiare, ma fino a che è in vigore bisogna rispettarla). Il giorno
successivo all’occupazione dei banchi del governo, i deputati del Movimento
hanno preso la parola per dichiarare che tutti avevano occupato, quanto tempo è
stato perso per questa forma di protesta sterile quando si poteva discutere di
cose più serie? La sensazione è che i parlamentari abbiano più a cuore la lotta
contro la vecchia classe politica che a cuore i problemi della gente.
Nel metodo. Il post sul blog è un attacco gratuito. Nelle poche righe non
smonta il ragionamento della giornalista ma sembra voler far passare un solo
concetto: “Lei scrive contro di noi, quindi è un nemico.” Forse sarebbe stato
più utile spiegare come si comportano in aula i parlamentari, spiegare le
posizioni e i voti. Ma spesso il metodo usato dai 5 Stelle è quello di
criticare (anche volgarmente) gli avversari politici senza spiegare quale è l’alternativa,
per poi offendersi se qualcuno prova a dire qualcosa contro di loro. Si sentono
sempre superiori a tutti senza riconoscere i (tanti) limiti che hanno.
Domani dovremmo comprare tutti L'Unità per solidarietà con Maria
Novella Oppo.
Nessun commento:
Posta un commento