Vorrei
soffermarmi un aspetto, forse marginale, del post di Grillo-Casaleggio ovvero
la grande contraddizione che c’è nelle poche righe del pezzo. I due prendono le
distanze dai senatori perché “la loro posizione espressa in Commissione
Giustizia è del tutto personale. Non è stata discussa in assemblea con gli
altri senatori del M5S, non faceva parte del Programma.” E aggiungono “Non
siamo d'accordo sia nel metodo che nel merito.” Qui c’è la grande
contraddizione. Grillo e Casaleggio
spiegano infatti che non sono d’accordo nel metodo” perché un portavoce non può
arrogarsi una decisione così importante su un problema molto sentito a livello
sociale senza consultarsi con nessuno.” Infondo
è lo spirito del Movimento stesso e l’idea stessa dei portavoce: gli eletti
rappresentano i “cittadini” quindi non hanno autonomia decisionale ma devono
assicurarsi di rispettare pedissequamente ogni punto del programma e l’abolizione
del reato di clandestinità non è nel programma. Ma se si può accettare questo,
anche se personalmente non lo condivido ma sono le loro regole interne, come
mai Grillo e Casaleggio sono contrari nel merito? I due scrivono infatti che
non concordano “nel merito” perché “questo
emendamento è un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio Oriente a
imbarcarsi per l'Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato
nel modo più semplice "La clandestinità non è più un reato". Ma perché
un semplice portavoce, come è Grillo che
vale uno come tutti gli altri, si può permettere di dare un giudizio personale
su un punto che non è nel programma senza prima aver consultato la rete?
Poche ore
dopo un altro post vuole illustrare il metodo decisionale del Movimento (metodo che Grillo non ha
utilizzato per dare la sua opinione sul reato di clandestinità). Leggiamo sul
blog di Grillo:
“Qualche
precisazione sul metodo di relazione tra eletti, iscritti e elettori del M5S
per la formulazione di nuove leggi.
1.
L'eletto portavoce ha come compito l'attuazione del Programma del M5S
2. In
caso di nuove leggi di rilevanza sociale non previste dal Programma, come può
essere l'abolizione del reato di clandestinità, queste devono essere prima
discusse in assemblea dai proponenti e quindi proposte all'approvazione del M5S
attraverso il blog
Ma il punto
3 è quello più interessante:
3. In
caso di approvazione, i nuovi punti saranno inseriti nel Programma che sarà
sottoposto agli elettori nella successiva consultazione elettorale”
Quindi se ad inizio di una legislatura (che potrebbe durare
5 anni) si avverte l’esigenza di formulare una legge di rilevanza sociale i
parlamentari non possono proporla (e immagino neanche votare quella di altre
formazioni politiche) ma sottoporla ai propri iscritti (sul blog le poche
elezioni virtuali fatte dal movimento era aperte solo agli iscritti e non a
tutti i cittadini) e aspettare il prossimo giro per proporle. Utile e veloce.
PS: Grillo e Casaleggio per il loro post sul reato di
clandestinità hanno messo una anziana che rivista nella spazzatura (chissà perché)
preferisco mettere un’immagine della tragedia di Lampedusa, per non
dimenticare.
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