lunedì 28 gennaio 2013

Non si può giustificare il regime fascista.

NEWS DALLA STORIA - Molte volte i nostri politici perdono l’occasione di tacere. “E' difficile mettersi nei panni di chi decise allora, ma certamente il governo di allora per timore che la potenza tedesca vincesse preferì essere alleato alla Germania di Hitler, la quale impose come condizione lo sterminio contro gli ebrei. Le leggi razziali rappresentano la peggiore colpa di Mussolini che per tanti altri versi invece aveva fatto bene.” È stata la rilettura storica del ventennio fascista fatta da Silvio Berlusconi ieri, Giornata della Memoria, alla cerimonia di inaugurazione del Museo della Shoah a Milano.
Giustificare un regime come quello fascista, provando a sminuire l’orrore e la violenza, provando a incolpare lo scomodo alleato tedesco, provando a sottolineare che furono pochi gli errori di Mussolini e che insieme alle leggi razziali bisogna ricordare le tante innovazioni fatte dal regime come la bonifica dell’agro pontino o la nascita del primo welfare, è storicamente falso.
Con il passare degli anni e la morte di molti testimoni diretti di quei tragici anni c’è il bisogno di ricordare e testimoniare con più forza cosa fu la dittatura fascista in Italia. La totale mancanza dei diritti, con la sospensione della democrazia diretta furono i primi segnali della dittatura. L’uso sistematico del confino per silenziare gli oppositori politici, fino all’eliminazione fisica degli esponenti dell’opposizione come fu per Matteotti, il deputato socialista ucciso della cui morte Mussolini si assunse la responsabilità politica in Parlamento. Fino alla promulgazione, nel 1938, delle leggi razziali, non unico errore ma triste conseguenza di un odio viscerale.
Alle parole di Berlusconi hanno risposto in molti.
“Le dichiarazioni appaiono non solo superficiali e inopportune, ma, là dove lasciano intendere che l'Italia abbia deciso di perseguitare e sterminare i propri ebrei per compiacere un alleato potente, destituite di senso morale e di fondamento storico. Le persecuzioni e le leggi razziste anti-ebraiche italiane, hanno avuto origine ben prima della guerra e furono attuate in tutta autonomia sotto la piena responsabilità dal regime fascista”. Le parole del presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
“Non dimentichiamoci che, oltre le leggi razziali, il regime di Mussolini ha cancellato la liberta' di pensiero e di espressione e' stato autore delle stragi in Etiopia e creo' quel tessuto discriminativo contro omosessuali, rom e tutte le altre minoranze a lui invise.” La riflessione di Daniele Nahum, vicepresidente e portavoce della Comunita' ebraica di Milano e candidato alle elezioni regionali in Lombardia nella lista di centro-sinistra 'Con Ambrosoli presidente'.
Anche dal mondo politico c’è una ferma condanna alle parole dell’ex presidente del Consiglio.
Pier Ferdinando Casini (UDC): “Non sono d'accordo con Berlusconi sul bene fatto da Mussolini a parte le leggi razziali: il fascismo e' responsabile di molte altre cose. Certo in qualsiasi regime e' possibile trovare 10 cose buone su 100 cattive, ma e' un fatto fisiologico”.
Anna Finocchiaro (PD): “Le sue parole sono inaudite. Le colpe di Mussolini e del suo regime non sono solo le atroci leggi razziali, ma molte altre cose a cominciare dal soffocamento della democrazia nel nostro Paese e dall'alleanza con il nazismo.”
Mario Marazziti (Lista Monti) riflette come “Il razzismo di Mussolini e del regime fascista che ha precipitato l'Italia nel disastro della guerra e nella corresponsabilità' con il nazismo rimane una ferita terribile e un errore imperdonabile, colpevole della sofferenza e della morte di milioni di persone annientate dalla guerra,  anche se qualche treno arrivava in orario e c'erano le colonie estive per i bambini.”
Nichi Vendola (SEL) “Berlusconi che prova a strizzare l'occhio ai sentimenti dell'estrema destra che torna ad alzare la testa in Italia e in Europa, che torna ad ubriacare frammenti di società ed opinione pubblica con la retorica del razzismo e dell'antisemitismo.”
Stupisce poi che le parole di Berlusconi arrivino a pochi giorni dall’arresto di esponenti di Casa Paund a Napoli. Molti capi d’accusa tra cui la pianificazione di uno stupro contro una ragazza solo perché ebrea.
Il rischio di un antisemitismo oggi è reale e bisogna lavorare perché l’odio e la violenza della dittatura fascista non siano più giustificate in alcun modo, ne tanto meno, ancora più pericoloso, sminuite. Il rischio di odiare l’altro solo perché diverso (colore della pelle, gusti sessuali, religione), non può essere giustificato in nessun modo.
Berlusconi avrebbe fatto bene ad ascoltare gli interventi dei testimoni del l’odio razzista invece di concedersi un pisolino.

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