sabato 16 marzo 2013

16 marzo 1978, Aldo Moro veniva rapito dalla Brigate Rosse

NEWS DALLA STORIA - 35 anni fa veniva rapito in via Fani a Roma l'allora presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Tutti i componenti della sua scorta, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino, vennero trucidati dalla follia brigatista. Ieri, giorno della prima seduta del Parlamento, il deputato Antonio Leone, nel suo discorso inaugurale, ha voluto ricordarlo in questo modo: "Permettetemi, in conclusione, di condividere con voi un solo ricordo, non retorico né formale. Ricorre domani l’anniversario del sequestro di Aldo Moro e dell’assassinio degli uomini della sua scorta. Era il 16 marzo 1978. Qualcuno dei presenti non era neanche nato; altri, come me, erano giovani". Compromesso storico, eversione, stato di diritto, trattativa, partito della fermezza.
Chissà quanti tra i giovani eletti hanno idea di cosa abbia rappresentato per il nostro Paese la figura di Moro come uomo politico e non solo. Chissà quanti sanno qualcosa del terrorismo e degli anni di piombo che insanguinarono le strade di tante città italiane. Chissà quanti ricordano il decisivo discorso pronunciato dall'on. Moro in Parlamento dopo l'emersione dello scandalo Lockeed, in cui diversi onorevoli e membri del Governo furono accusati di corruzione. "Non ci faremo processare nelle piazze", affermò Moro in quell'occasione. Per Moro la giustizia doveva fare il suo corso nelle aulee giudiziarie e non nel Parlamento, tanto meno nelle piazze, dove il demagogo di turno poteva facilmente far coincidere protesta e consenso. QUesto il Moro-Pensiero. E'inevitabile pensare alla streatta attualità di tutto ciò. Per la prima volta un movimento di protesta raccoglie trasversalmente, da sinistra a destra, i voti di protesta dell'antipolitica e li trasforma in consenso elettorale. Per la prima volta un gruppo parlamentare inscena una protesta nel palazzo di Giustizia. Davvero le parole di Leone appaiono opportune "L'impegno di tanti che si sono battuti per difendere la nostra democrazia e le nostre istituzioni ci guidi a fare il meglio per l'Italia a partire da oggi".

Per approfondire:
La bibliografia completa sul "Caso Moro"

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