mercoledì 27 marzo 2013

M5S, controllori controllati?

Quando all’inizio della Legislatura i deputati a 5 Stelle si sono presentati nelle aule parlamentari, molti giornalisti avevano parlato dello sbarco degli extraterrestri in Parlamento. I “grillini” erano infatti pronti ad aprire i palazzi del potere come una scatoletta di tonno, qualcuno poteva immaginare i futuri deputati e senatori pronti ad impadronirsi del Parlamento. Dopo quasi due settimane invece i giovani del MoVimento sembrano più E.T, spaesati nelle stanze di Montecitorio e Palazzo Madama.
In questi giorni, forse anche per il loro atteggiamento nei confronti della stampa e per il divertimento della rete, qualsiasi cosa fanno i deputati del MoVimento viene ampiamente ripresa e fatta circolare, soprattutto sulla rete.
Vito Crimi che si rilassa al Senato e sembra appisolarsi? Foto messa sui giornali e postata in rete. Deputati e senatori appisolati non sono una novità, sul sito di Grillo era apparso un mosaico di politici rilassati tra i banchi parlamentari. Ma perché questo ci scandalizza, o ci diverte, di più? Semplice, pochi giorni prima lo stesso Crimi aveva detto, anche in maniera sgarbata, che Napolitano era rimasto sveglio durante le consultazioni con il loro Movimento.
Ma questa è una delle ultime gaffe. Dalla laurea di Marta Grande ai pranzi alla bouvette,  dalle conferenze stampa senza dare la possibilità ai giornalisti di fare domande, ai coordinatori della comunicazione in silenzio stampa, dall’sos inviato su twitter perché non trovavano più l’uscita di Montecitorio, alla dichiarazione della Lombardi che parlava di M5S come il partito più votato anche se i dati del Ministero dell’Interno dicono il contrario, fino alla poca produttività visto che non hanno presentato nessuna proposta di legge a fronte delle centinaia di proposte degli altri partiti. E qui ci viene in aiuto l’onorevole Zaccagnini (lo stesso dei pranzi alla bouvette che, non sapendo che il conto lo paghiamo noi cittadini, mangiava a sua insaputa e a nostre spese), sulla sua pagina facebook scrive “La presentazione di proposte di legge ci è stata difficile senza adeguato personale legislativo”, facendo capire, almeno è la sensazione che hanno avuto in molti, che loro da soli non erano in grado di scrivere proposte di legge.
Vorrei però chiarire un punto, oltre ad essere molto divertente occuparci di loro, loro, anche se non vogliono capirlo, ora non sono più cittadini come noi, sono parlamentari della Repubblica. Lo spiega molto bene, a mio avviso, sul suo Blog (http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/ ) Alessandro Gilioli che scrive: “chiunque tu sia, quando sei eletto – fattene una ragione – non sei più un controllore. Sei un controllato.” E prosegue “Gli eletti sono i controllati. I controllori siamo noi – cittadini, giornalisti, blogger, rompiscatole da social media, gente che si incazza al bar o intervenendo a una radio.
Vorrei chiarire un altro punto: non c’è nessun complotto nei loro confronti. I commenti sul blog di Grillo non sono troll, è troppo facile dirlo, sono commenti di gente che non si rispecchia, o non si rispecchia più, nei contenuti del blog. Uno può dissentire, è quella libertà della rete che lo stesso Grillo sbandiera.
Naturalmente non si può solo criticare e devo ammettere che l’intervento di ieri, durante l’informativa dell’ormai ex Ministro Terzi, dell’onorevole Di Battista era un bel discorso, preparato e informato, ponendo al ministro domande serie e circostanziali con molti applausi anche da parte di parlamentari di altri gruppi. Vorrei però ricordare all’onorevole Di Battista, forse troppo emozionato per l’intervento, che loro non sono stati messi lì da un’entità superiore, che i loro elettori sono cittadini come quelli che hanno votato per altri partiti. Basta con questa aria di superiorità come se loro avessero una legittimazione maggiore. Infine se si inizia ricordando, giustamente, l’educazione prima di tutto, non si può chiedere di mandare a casa un Ministro con un gesto della mano inequivocabile, lo può fare Totti sul campo di calcio e diventa uno sfottò, ma non un parlamentare. Un po’ di educazione onorevole.

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