venerdì 2 novembre 2012

La violenza non si ferma in Nigeria

La violenza non si ferma. Solo pochi giorni fa l’ennesimo attentato contro una chiesa cristiana nel nord della Nigeria. L’attentato non era stato rivendicato ma, con molta probabilità, a compierlo era stato Boko Haram, gruppo musulmano molto vicino a Al Quaeda.

Oggi però la violenza è di stato. Durante un’operazione nella città di Maidouguri, nel nord-est del Paese, considerata una delle roccaforti del gruppo islamico Boko Haram, l’esercito avrebbe giustiziato circa 40 giovani musulmani. A riferirlo alcuni testimoni diretti, che dichiarano: "Sono arrivati numerosi, hanno ordinato alla gente di uscire. Poi hanno separato i giovani dai vecchi, quindi abbiamo sentito i colpi di arma da fuoco”. (Fonte ANSA)

L'imam Malam Aji Mustapha racconta di aver visto quattro dei suoi figli uccisi davanti ai suoi occhi e aggiunge che “solo nella mia strada, sono stati uccisi 11 ragazzi: nessuno ci ha fornito una spiegazione.” Secondo il racconto dell’iman, l’esercito avrebbe fatto irruzione subito dopo la preghiera, portando tutti in un campo. Lì, dopo aver fatto sdraiare tutti a terra, l’esercito avrebbe iniziato l’identificazione di tutti per poi portare via alcuni ragazzi. Quindi si sono uditi gli spari.

Questa tremenda rappresaglia arriva all’indomani di una delle più importanti aperture fatte dal Boko Haram. Per bocca del suo leader, Adu Mohammed Abdulaziz, il gruppo islamico sarebbe pronto ad aprire negoziati di pace, a patto vengano rispettate due semplici condizioni, la prima è che i colloqui vengano fatti in Arabbia Saudita, la seconda è che avvengano alla presenza dell’ex colonnello di fede musulmana, Muhamed Buhari.

Noi non stiamo cercando di sfidare lo Statocome la gente va raccontando”, a dichiarato Adu Mohammed Abdulaziz “bensì le forze di sicurezza che uccidono i nostri affiliati, i nostri bambini e le nostre mogli. Se il governo è sincero, questi attacchi devono finire”.

Secondo alcuni analisti “la richiesta di Buhari come mediatore potrebbe significare che la volontà di dialogo è reale. Come quasi tutti i nigeriani del nord, Boko Haram crede che Buhari sia un musulmano fedele che non può in alcun modo essere convinto dalla politica a tradirli”.

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