lunedì 5 maggio 2014

La Grande bellezza (della solidarietà)

ATTUALITA' - Volevo condividere con i lettori di queste pagine il racconto di una splendida giornata di festa e solidarietà a cui ho avuto il privilegio di partecipare. La sintesi del mio articolo è che la solidarietà è bella e contagiosa, e che esiste una sorta di moltiplicazione del bene che rende il gesto isolato di un singolo un fiume  di solidarietà condivisa.

Andiamo con ordine. Ho partecipato al Pranzo con i Poveri che la Comunità di Sant’Egidio ha organizzato lo scorso Primo Maggio a Roma. Potete vedere alcune foto di tale pranzo sia sul mio profilo twitter, sia sul sito della Comunità di Sant'Egidio
Prima di tutto, voglio condividere con voi queste riflessioni e questa notizia perché penso troppo spesso il mondo dei media amplifica le brutte notizie, c’è una comunicazione triste che spesso aumenta la paura ed amplifica la sofferenza. Non dico che bisogna nascondere i problemi e la sofferenza, credo però ci sia bisogno di diffondere nei media il bene, la solidarietà e le belle notizie.
Ho in mente l’esempio di Papa Francesco, che con le sue parole, i suoi gesti ed il suo magistero trasmette serenità e porta, con la sua presenza viva e direi quasi concreta, la forza del bene nelle case della gente. Con questa premessa, inizio il racconto della giornata.

Andiamo con ordine. Il Pranzo si è svolto presso il Collegio Irlandese di Roma, in pratica gli Irlandesi hanno messo a disposizione della festa uno splendido giardino nel cuore di Roma, a due passi da Piazza San Giovanni. Inoltre molti sacerdoti irlandesi si sono messi a servire ai tavoli ed hanno aiutato nella organizzazione del pranzo.
Veniamo al pranzo ( che devo dire, era davvero ottimo!). Quasi tutto, e parliamo di un pasto completo per 400 persone, è stato donato alla Comunità da singoli Ristoranti, Fornai, Pasticcerie. Non faccio nomi, ma magari un ristorante ha garantito lasagne per 100, un fornaio 80 filoni di pane, altri ristoranti pasta al forno e cosi via.

Gli invitati. Si tratta di tutte persone che la Comunità conosce nel suo lavoro quotidiano di solidarietà. Anziani con la pensione minima, persone che vivono per strada, persone che si trovano in situazioni di disagio e difficoltà. Ma per noi sono amici, sono Antonio, Francesco, Vincenzina.
Ovviamente, c’è stato un notevole impegno per organizzare il tutto da parte dei volontari della Comunità di Sant’Egidio. Qualcuno è andato ai ristoranti a recuperare il cibo offerto, qualcuno ha sistemato i gazebo ed i tavoli, qualcuno ha servito a tavola, altri (tipo me) si son seduti a tavola perché il pranzo non è una distribuzione di cibo ma un momento di convivialità, quindi in ogni tavolo era presente un volontario per conversare, per condividere un momento di serenità e di festa.

Non poteva mancare la musica e l’animazione, per un dopo pranzo che in breve si è trasformato in una festa.
Questo elenco potrà forse sembrarvi eccessivo, forse lo è. Quello che volevo sottolineare è che con la collaborazione di tanti, abbiamo mangiato, fatto festa e passato un pomeriggio sereno (cosa non scontata per chi vive le difficoltà della vita), in 400 e più persone.

Chi ha contribuito con una lasagna, chi con un sorriso, chi servendo ai tavoli, chi con la presenza, ma il contributo di tutti ha reso possibile la festa. Magari tante persone singole hanno buona volontà, ma si sentono troppo piccole per realizzare qualcosa di bello ed utile. L’unione delle forze moltiplica la solidarietà e rende possibile La Grande Bellezza.
Mario Scelzo.

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