Ma l’avanzata di uno
dei partiti che negli ultimi anni hanno fatto dell’antieuropeismo la propria
bandiera fa pensare che il futuro assetto all’interno del Parlamento Europeo cambierà
radicalmente.
Dalla nascita del parlamento europeo infatti le due famiglie
politiche che si sono in qualche modo “spartiti” il potere sono stati il
Partito Popolare Europeo (274 membri nella legislazione uscente) e il Partito
Socialista Europeo (195 membri). È fondamentale aderire e riuscire a costituire
un gruppo parlamentare (che deve essere formato da almeno 25 membri e che deve
rappresentare almeno un quarto dei paesi aderenti all’Unione Europea) per poter
dare più peso alle poche decisioni che vengono prese dal Parlamento (che ha
avuto i suoi poteri ampliati con il trattato di Lisbona).
Dopo il trionfo la Le Pen ha lanciato un appello ai molti
partiti che in Europa condividono con il Front National le battaglie antieuropeiste.
Ma, mentre l’appello in Italia è stato subito raccolto dalla lega Nord e da Fratelli
d’Italia, molto più fredda è stata la risposta del MoViemnto 5 Stelle.
Naturalmente la Le Pen si aspettava una risposta diversa sperando in un accordo
più organico visto che M5S è attestato abbondantemente sopra il 20% con la
possibilità di eleggere un buon numero di eurodeputati e quindi fare fronte
comune.
In questo contesto arriva anche l’appello di Barbare Spinelli
figlia di Altiero Spinelli che fu figura storica dell’europeismo con il
manifesto di Ventotene che durante la
seconda guerra mondiale teorizzava la nascita degli Stati Uniti d’Europa. Oggi Barbara
Spinelli si candida alle elezioni Europee ed è una dei garanti per la lista “L’Altra
Europa” che sostiene la candidatura alla Commissione europea il leader della
sinistra greca Tsipras. La Spinelli, intervistata dall'Huffington Post commentando le amministrative francesi prima
spiega: “La vittoria di Le Pen è una brutta notizia ma non è una sorpresa: è
noto che l'estrema destra populista sta avanzando. Il Fronte Nazionale vuole
meno Europa, noi invece vogliamo più Europa, per questo non abbiamo nulla a che
vedere con Le Pen. Abbiamo linee totalmente opposte.” Ma poi continua il ragionamento
spiegando che “Possiamo invece iniziare un rapporto con Grillo in Europa come
peraltro lui ha lasciato intendere negli ultimi giorni. Il Movimento 5 Stelle
potrebbe rivelarsi molto meno antieuropeista di quello che sembri.”
Un appello abbastanza strano visto che le due formazioni
dovrebbero rivolgersi ad un elettorato completamente diverso. L’Altra Europa è
un movimento ne populista ne anti europeo, come sembra essere invece il M5S. Anche
leggendo il programma dell’M5S e il manifesto dell’Altra Europa, a parte il
superamento del Fiscal Compact in comune a tutte e due le formazioni politiche,
il programma del M5S sembra voglia mettere in crisi completamente il sistema
con l’uscita dall’euro e la creazione di un’Europa a due velocità (l’alleanza
dei paese mediterranei), l’Altra Europa sembra andare in direzione completamente
opposta proponendo più Europa, un’Europa dei popoli oltre che delle nazioni con
politiche diverse per l’immigrazione (che sembrano lontane da quelle predicate
da Grillo), ma anche una conferenza Europea sul debito e la trasformazione
della BCE in una vera banca che possa elargire prestiti.
La base elettorale a cui si rivolgono sono distanti. La lista
Tsipras dovrebbe rappresentare quella che possiamo definire la sinistra
alternativa o radicale con il chiaro appoggio di formazioni come Sel e
Rifondazione Comunista, un elettore che sembra non digerire troppo il
populismo grillino.
Nessun commento:
Posta un commento