Roma,
Colosseo, 30 novembre 2013
Giornata
Internazionale delle Città per la Vita
Signori
Ministri della Giustizia,
Signori
Responsabili dei Governi,
Abbiamo
davanti a noi un sogno, che è realizzabile: per la prima volta nella storia del
mondo un pianeta senza pena di morte. Già più di 140 paesi nel mondo non la
usano più. Nel 2012 un paese su dieci soltanto a usato la pena di morte. Ma è
sempre troppo.
La
pena di morte crea sempre nuove vittime: i familiari di chi è ucciso; ma anche
chi partecipa al meccanismo di morte. E non guarisce dal dolore i parenti delle
vittime. La pena di morte non è un deterrente, non riduce la violenza, aggiunge
una morte alla morte.
Abbiamo
imparato che "occhio per occhio, dente per dente" è una trappola,
perché tutto il mondo diventa cieco. Lo sappiamo bene, noi del
movimento Genti di Pace. Lo sappiamo bene perché tanti nostri amici sono
fuggiti dalle guerre.
Anche
tra di noi c’è chi diceva: alla violenza si risponde con la violenza. Ma alla
fine non si crea un mondo più sicuro. Vince solo la paura e la voglia di
vendetta. Papa Francesco ha detto: «Pensate che oggi non si facciano, i sacrifici umani? Se ne fanno tanti, tanti! E ci sono delle leggi che li proteggono».
Basta,
davvero, con i sacrifici umani del XXI secolo! La vita è sempre sacra!
Fermiamo
la pena di morte. È possibile!
Dipende
da noi. La morte si combatte solo con la vita!
Che
il XXI secolo sia il secolo senza più pena di morte. Insieme ci riusciremo.
Genti
di Pace
Roma,
Colosseo, 30 novembre 2013
Giornata
Internazionale delle Città per la Vita
Nessun commento:
Posta un commento