ATTUALITA' - E' di ieri la notizia che i quattro animatori del sito neonazista Stormfront, Daniele Scarpino, 24 anni, di Milano, Diego Masi, trentenne della provincia di Frosinone, Luca Ciampaglia, 23 anni residente in provincia di Pescara, e Mirko Viola, 42enne vicino a Forza Nuova, residente in provincia di Como, saranno processati con rito abbreviato.Il sito web stormftont.org era stato oscurato nel novembre del 2012 in seguito alle numerose denunce di istigazione all'odio raziale per i contenuti "esplicitamente" razzisti e xenofobi ospitati dal portale. Il ministro Riccardi era stato tra i primi a complimentarsi per la chiusura del sito affermando che «si deve continuare così. Le idee di odio razziale, neonazismo e antisemitismo non possono non trovare l'adeguata e ferma risposta da parte dello Stato. Nessuno deve sperare di trovare nel web rifugio e impunità. Ora, come sostengo da tempo, bisogna affinare le normative per consentire un controllo ancora più stringente».
Gli attacchi dei neonazisti infatti non avevano risparmiato neanche l'operato del ministro, colpevole di "voler far sparire la razza bianca". I quattro erano finiti in carcere il 16 novembre scorso con l'accusa di aver promosso e diretto un gruppo il cui fine era l'incitamento alla discriminazione e alla violenza etnica, religiosa e razziale. Dalle intercettazioni emerse nel dibattimento emergono i tratti inquietanti di quel sottobosco frustrato e violento in cui tanti, troppi giovani, finiscono per cacciarsi, trovando un facile capro espiatorio per la loro difficile condizione proprio negli stranieri e nel diverso in generale. Nelle frasi intercettate dalla Polizia Postale, che teneva sotto controllo le loro comunicazioni da tempo, vengono fatti i nomi, fra gli altri, di Roberto Saviano, e, soprattutto, del ministro della Cooperazione Andrea Riccardi, che secondo i quattro
avrebbe dovuto essere deportato e bruciato vivo, perché colpevole di essere “un collaboratore del Giudaismo internazionale” e di “favorire il meticciamento a discapito degli italiani”.
Molte le parole di solidarietà indirizzate al ministro Riccardi, a cominciare da quelle del Sindaco Alemanno che in una nota ha voluto esprimere «vicinanza e solidarietà alle parti offese nel procedimento penale contro gli animatori del sito Stormfront, in maniera particolare al ministro Riccardi». «Le notizie pubblicate oggi ci fanno capire, ancora di più, quanto farneticanti e pericolose siano state le parole dei quattro animatori del sito neonazista, e ringrazio la polizia postale e le forze dell'ordine per il loro intervento tempestivo», ha aggiunto il Sindaco.
Secondo il segretario del Partito democratico del Lazio Enrico Gasbarra «Quello che emerge è un quadro di eversione, odio, di matrice neofascista di una gravità assoluta. Esprimo totale vicinanza e solidarietà a tutti gli obiettivi di questo folle gruppo nazista e in maniera particolare al ministro Riccardi e Roberto Saviano. Ancora una volta l'opera delle Forze dell'ordine è stata puntuale, attenta, efficace e decisiva per stroncare questa preoccupante e drammatica deriva».
Speriamo che alle dichiarazioni di solidarietà seguano gli impegni concreti e che nel prossimo governo si giunga rapidamente all'approvazione di una legge che permetta di oscurare i siti web che apertamente istigano all'odio razziale ed alla violenza.
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