E’ ovviamente una questione importante, personalmente sono
contento che nella Agenda di Renzi ci sia la lotta alla disoccupazione, vero
dramma sociale del nostro paese. Aspetto, come molti, il testo del Jobs Act,
per poterne valutare gli effetti.
Quindi, a Gennaio, Renzi = farò il Jobs Act.
A Febbraio, Renzi = Il primo provvedimento sarà il Jobs Act.
A Marzo, Renzi = ci siamo quasi col Jobs Act ma nel
frattempo abbiamo deciso che della materia se ne occuperà il Parlamento.
Oggi, in una interessante intervista su Repubblica il Ministro Poletti afferma che, se tutto va bene, il Jobs
Act potrebbe entrare in vigore a metà del 2015, insomma tra un anno.
In sostanza, la Riforma di fatto ancora non esiste, è un
cantiere aperto, è una idea in divenire ( e non voglio portare sfortuna, ma gli
ultimi Governi non hanno avuto un anno di tempo per realizzare proposte di
leggi ), invece sono già Legge dello Stato i provvedimenti relativi
all’apprendistato ed ai contratti a tempo determinato, modifiche che, comepotete leggere in uno dei miei ultimi articoli, ritengo abbiano aumentato la precarietà. ( va
detto che non lo ritengo solo io, ma anche la minoranza del Pd, l’area che
grossomodo fa capo a Cuperlo).
In sintesi, se comprendo che una riforma epocale del Mercato
del Lavoro richiede tempi lunghi, una accurata discussione, un dibattito, confesso
che mi aspettavo da Matteo Renzi delle risposte rapide, prendo atto che
rispetto al dramma della disoccupazione al momento non ci sono risposte.
Mario Scelzo.
Nessun commento:
Posta un commento