lunedì 28 aprile 2014

Grillo, il Nazismo e la Peste Rossa.‏

POLITICO - Nei giorni scorsi Beppe Grillo si è recato a Piombino per un comizio elettorale davanti alla fabbrica Lucchini. Comizio a mio parere del tutto propagandistico a  favore delle telecamere, nel senso che, indubbiamente esiste un problema Lucchini, ma c’è un piano del Governo e della Regione per una futura riconversione industriale.

In ogni caso, Grillo ovviamente non è intervenuto nelle fasi di trattative tra azienda sindacati ed enti locali, proponendo delle possibili soluzioni, ma si è limitato, a cose fatte, a recarsi in loco, sparare a zero, dire io avrei fatto così, la colpa è della Merkel, della Bildemberg…insomma il solito repertorio propagandistico.

Solo che stavolta la propaganda grillina ha veramente superato un pericolosissimo limite.
Come potete controllare sul Sacro Blog Beppe pronuncia, testualmente, la frase: "Io non son qua per chiedere i voti. Se volete continuate a votare il pd. Questo è il regno schifoso della "Peste Rossa".

Parlando dei sindacati e del Partito Democratico, Beppe conia il termine Peste Rossa. Il problema è che tale termine non è una sua invenzione linguistica, in quanto lo troviamo giù utilizzato nel ss marschiert in feindesland – Inno di Battaglia delle Waffen SS, che come potete vedere è uno degli organi militari della Germania Nazista.
Qui sotto la traduzione dell’inno delle Waffen SS:

"La SS marcia nel paese nemico  
e canta una canzone diabolica
un tiratore sta sulla spiaggia di Wolga
e piano canticchia anche lui
ce ne freghiamo di sopra o sotto
e tutto il mondo ci può
bestemmiare oppure applaudire
semplicemente come ognuno preferisce

Ritornello:

Dove siamo noi va sempre in avanti (non ci fermiamo mai)
e il diavolo, lui ne ride solamente
ha, ha, ha, ha, ha, ha.
Noi combattiamo per la Germania
combattiamo per Hitler
il rosso non stanca mai
Abbiamo combattuto già in varie battaglie
Nel nord, nel sud, l'est ed l'ovest
e siamo adesso pronti per la battaglia
contro la peste rossa
SS non si riposerà, noi distruggiamo
finché nessuno disturba più la felicità della Germania
e anche se fra le file perdiamo molti
per noi non c'è mai un ritorno"

Concludo. Il leader del secondo partito italiano, Capo Carismatico di 100 e più parlamentati, testa pensante di un Movimento che alle ultime elezioni politiche ha preso nove milioni di voti, ha una sconcertante comunanza di pensiero con il linguaggio Nazifascista.

Se aggiungiamo questa frase al pessimo post con la foto di Aushwitz e ad alcune posizioni sia sulla immigrazione clandestina, sia a dei rapporti poco chiari di appoggio verso CasaPound, a me personalmente pare sempre più evidente una comunanza di pensiero del Movimento, o almeno del suo Leader, con l’ideologia fascista.
Invito Beppe Grillo ad una smentita, o quantomeno ad una frase del tipo “mi scuso di aver pronunciato una frase che possa far pensare ad una mia vicinanza al pensiero nazista”. Se arriverà tale smentita, o se ad esempio un Di Battista, un Di Maio, una Taverna, dovessero prendere le distanze dalle frasi sulla Peste Rossa, porgo preventivamente le mie scuse.

Se non ci sarà smentita, sarà sempre più evidente che il Movimento ha una radice destrorsa ed eversiva, che ammicca l’occhio alle ideologie più buie del Novecento.

Mario Scelzo.

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