Il
dato politico che emerge dalle elezioni europee è che abbiamo un Presidente del
Consiglio di fatto investito da una ampissima legittimazione popolare (vuoi per
merito suo, vuoi per incapacità degli avversari), abbiamo una coalizione di
Governo con una leadership fortissima del Pd, ed abbiamo un leader italiano che
può parlare in sede europea forte di un ampio seguito nel paese.
Sintetizzando,
se non ci saranno grandi scossoni Renzi ed il Pd governeranno per altri tre
anni abbondanti, alleati con quel che resta delle macerie di Scelta Civica e
con un NuovoCentroDestra che non esce bene dalle urne e non credo abbia voglia
di tornarci. Forza Italia è lacerata da lotte interne, ed il Movimento 5 Stelle
piuttosto che compiere una sana autocritica rispetto ai numerosissimi errori
compiuti, è ripartito con lo sterile ritornello del complotto, del Renzie,
degli 80 euro, delle scie chimiche, insomma nulla di nuovo.
Diciamolo,
Renzi ha in mano il paese.
Ma
attenzione. Parlo a titolo personale ma credo di interpretare il pensiero di
molti. Il fatto di aver sostenuto Renzi (come tanti, ho ritenuto una minaccia
per la democrazia una affermazione del M5S) non vuol dire che l’ex Sindaco di
Firenze è immune da critiche, non vuol dire che controlleremo il suo operato.
In
particolare, personalmente sono sensibile al tema della lotta alla
disoccupazione, dove fino ad ora non si vedono frutti, e soprattutto molti sono
preoccupati dai numerosi scandali che scuotono la vita politica ed
imprenditoriale, parlo specialmente dei casi Expò a Milano e del Mose di
Venezia.
Va
detto che a parole il Presidente è stato molto duro sulle vicende in corso, e
trovo positiva sia la nomina di Cantone alla guida del controllo degli appalti
dell’Expo, sia il fatto che il Pd abbia votato a favore dell’arresto del
proprio deputato Genovese.
Credo
che molto del giudizio futuro che daremo di Renzi, passerà dalla capacità di
tradure le belle parole in fatti concreti.
Va
fatta una distinzione. Subito i grillini hanno alzato la voce e gridato “avete
visto, avete votato un partito di ladri, questa è la classe dirigente del Pd
etc….”. Non sono affatto d’accordo, primo perché le responsabilità sono dei
singoli, ma soprattutto, ed è la chiave del mio ragionamento, non possiamo dare
a Renzi colpe non sue. Provo a spiegarmi.
Come
me, tanti che hanno votato per Renzi, lo hanno fatto anche per velocizzare un
ricambio di classe dirigente, sia nel paese, sia nel Pd. Non sto affatto
dicendo che D’Alema o Bersani o la
Bindi o la
Finocchiaro siano dei ladri, ma non dico una falsità se
affermo che, con loro come classe dirigente, la politica non ha avuto una forte
vigilanza sui temi della onestà e della trasparenza.
Scandali
come MPS, lo stesso Expò ed il Mose, sono figli a mio parere della Seconda
Repubblica. La mia speranza è che con Renzi siamo entrati nella Terza. Non
ritengo Renzi l’unto dal Signore o l’uomo della Provvidenza, ma gli riconosco
vitalità, un cambio di passo nella azione di Governo, e l’aver portato alla
ribalta una nuova classe dirigente.
Il
tempo dirà se la Boschi ,
la Picierno ,
la Madia , i
Richetti, i Del Rio, la Bonafè ,
si mostreranno competenti o meno. Ad oggi si può affermare però che sono
onesti, o comunque non hanno inchieste giudiziarie sulle spalle.
In
conclusione, se ho sostenuto Renzi, ed a giudicare dai numeri non sono il solo,
è anche per chiedere criteri di trasparenza ed onestà nei Palazzi del Potere.
Quindi le accuse dei cinquestellati a Renzi sono ad oggi prive di valore, sono
le solite chiacchiere propagandistiche di un partito incapace di analizzare le
ragioni della propria sconfitta. (un esempio, da 9 milioni di elettori sono
scesi a 6, ma la loro strana logica li porta a dire che hanno perso 1 milione
di voti e non 3).
Darò
ragione ai seguaci di Grillo, segnatevi queste parole, se e quando sul banco
degli accusati arriveranno le Bonafè e le Boschi, vorrebbe dire che l’ex
Sindaco non è stato capace di selezionare la sua classe dirigente,
In
conclusione, le elezioni sono passate, le condizioni per realizzare una seria
attività di Governo ci sono tutte, ora aspettiamo i fatti. Reputo positivo il
primo passo degli 80 euro, ma mi aspetto manovre per il rilancio della
occupazione, mi aspetto le riforme costituzionali, e nuove regole riguardo agli
appalti ed alle opere pubbliche. Continueremo a vigilare su queste pagine.
Mario
Scelzo
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